PESARO – Allagamenti e rischio idrico, ecco le casse di espansione del fiume Foglia per evitare le calamità.
In passato non sono mancate esondazioni a Pesaro in zona via Toscana e in altre situazioni solo la laminazione delle acque dalla diga di Mercatale ha scongiurato il peggio. Ecco allora il piano della Regione Marche. Ad annunciarlo il presidente Luca Ceriscioli alla strada della Fornace Vecchia (vicino Vivaio Pantanelli).
«Dagli allagamenti agli investimenti. Un intervento realizzato da chi, amministrando, pensa a gestire non solo l’ordinario, ma a creare i presupposti per rendere sicuro il territorio di fronte al rischio di eventi calamitosi». Lo ha sottolineato Ceriscioli, nel corso del sopralluogo al cantiere di realizzazione delle casse di espansione sul fiume Foglia, a difesa del centro urbano di Pesaro. I lavori, in fase conclusiva, sono stati affidati al Consorzio di bonifica delle Marche e finanziati con 2,2 milioni di euro.
«Per capire l’importanza dell’investimento – ha detto Ceriscioli – basta fare un parallelo con l’ospedale Covid di Civitanova Marche: nel momento in cui ci fosse un ritorno della pandemia è in grado di accogliere i malati. Anche qui, sul Foglia, si guarda e si previene il futuro».
Il presidente della Commissione ambiente e governo del territorio dell’Assemblea legislativa, Andrea Biancani, ha parlato di «una giornata importante e bellissima. Sono oltre 15 anni che, in questo territorio e a livello nazionale, si parla di vasche di espansione. Una tipologia di investimento difficile da concretizzare per la vischiosità delle norme. Oggi sta diventando una realtà per le nostre comunità».
Ceriscioli ha ribadito che «i lavori su Foglia sono in fase avanzata. Si tratta di un investimento che, nel nostro Paese, si fatica a concretizzare, ma di grande importanza. Sono spazi che, normalmente hanno altre valenze e utilizzo, come quella di riserve naturali, ma, quando serve, aiutano a contenere l’equilibrio idraulico delle tracimazioni e a protegger il territorio». Ha poi evidenziato che, «in pochi anni, siamo riusciti a realizzare, con l’ex Genio civile, ora regionale, 30 milioni di euro di investimenti sul territorio di Pesaro e Urbino, mentre il Consorzio di bonifica parla di 120 milioni su tutta la regione. Sono fondi che vanno costantemente a risolvere quelle che, per anni, abbiamo considerato criticità (come la gestione idraulica di Senigallia, del fiume Aspio di Ancona, Falconara Marittima e altro ancora) e che adesso possiamo gestire con maggiore tranquillità. Parliamo di fondi fermi addirittura dal 2004, ora divenuti cantieri e opere: segno di una grande capacità operativa che restituisce sicurezza ai cittadini».
Biancani ha ricordato gli altri interventi previsti lungo il Foglia, oltre alle casse di colmata: «La messa in sicurezza degli argini, il contratto di fiume per la mobilità dolce, la pista ciclabile, il taglio selettivo della vegetazione. Tanti interventi coordinati per valorizzar e il corso d’acqua e per la sua messa in sicurezza».
La cassa di espansione in località Cà Paci costituisce il primo stralcio esecutivo degli interventi di sistemazione sul fiume Foglia. Si inserisce nel quadro generale degli interventi volti alla mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio di Pesaro. L’area della cassa ricopre una superficie di circa 17.6 ettari, con un volume massimo di invaso alla quota di 13.80 m.s.m. pari a 308770 mc. Le finalità principali delle opere previste in progetto sono quelle di fornire un effetto immediato di riduzione delle condizioni di rischio idraulico indotte dal Rio La Fossa e di predisporre le aree di intervento per il futuro ampliamento dell’opera di invaso, funzionale alla mitigazione delle piene del Foglia. Al fine di salvaguardare il delicato ecosistema fluviale, mitigare visivamente l’intervento e creare i presupposti necessari alla formazione di un’area umida a significativa valenza ambientale, è stato previsto un taglio selettivo delle specie arbustivo-arboree alloctone riqualificando la vegetazione presente mediante messa a dimora di formazioni arbustive a dominanza di pioppi e salici. La realizzazione degli interventi non comporterà impatti significativi sulla comunità ittica del Foglia.