Pesaro

Centri estivi Pesaro, Andreolli e Marchionni: «Tanti disagi, solo tre asili nido, vanno riviste le scelte»

I consiglieri di Lega e Prima C'è Pesaro criticano la scelta del Comune sui centri estivi: «Sono stati dimenticati molti quartieri della città ma sono stati fatti tanti annunci»

I consiglieri Andreolli e Marchionni

PESARO – Centri estivi, scatta la polemica. I consiglieri Giulia Marchionni (Prima c’è Pesaro) e Dario Andreolli (Lega) criticano la scelta del Comune sui centri estivi che ha costretto le famiglie dei piccoli di età compresa tra gli 0 e i 3 anni a presentare domanda d’iscrizione esclusivamente ai nidi Albero Azzurro (Santa Veneranda), Mondo Gaio (Pantano) e Aquilone (Villa San Martino). 

«Nessuna apertura in più rispetto all’annuncio dello scorso 12 aprile: oltre ai tre previsti per il centro città rimangono aperti il Mille storie (Colombarone) e il nido Nuvole di Cotone (Borgo Santa Maria) che prevedono ordinariamente la loro attività fino a luglio (in questi due casi, quindi, l’iscrizione non è stata necessaria)».

I consiglieri incalzano dopo che la giunta ha annunciato 100 mila euro di contributi per le famiglie per i centri estivi.

«Nonostante le continue conferenze stampa di annunci, continuiamo ad essere contrari alla scelta delle ubicazioni dei nidi di infanzia per il centro estivo. Riteniamo sbagliata la scelta fatta dalla giunta di non correggere le ubicazioni scelte e di non incrementare il numero di nidi, visto che sono stati dimenticati molti quartieri della città. Abbiamo provato in queste settimane a far cambiare rotta all’amministrazione comunale che però, come sempre, non ha dato peso alle nostre osservazioni ignorando le richieste di decine di famiglie. Questa decisione creerà molti disagi per un servizio importante. Bene le risorse a disposizione per alleviare il peso delle tariffe dei centri estivi, ma sull’organizzazione dei nidi estivi per la fascia 0-3 c’è molto da rivedere in vista del prossimo anno».

«Per di più oltre al danno la beffa – chiudono Marchionni e Andreolli – Ricordiamo che i nidi che resteranno chiusi in estate non saranno nemmeno oggetto dei lavori di ordinaria manutenzione necessari per riuscire ad averne la piena fruibilità e i miglioramenti necessari almeno per settembre, visto che nell’ultima variazione di bilancio il capitolo per la manutenzione dei nidi non è stato neppure rimpinguato date le esigue risorse di inizio anno di 30.000 euro. 

Purtroppo ci spiace constatare che neanche davanti alla segnalazione degli errori e ai disagi delle famiglie il Comune tiri dritto nelle proprie scelte senza ascoltare mai nessuno».