PESARO – Case di riposo per anziani, il centrodestra pesarese si dice «allarmato dalle parole» del presidente della Regione Ceriscioli e chiede chiarezza su quanto avvenuto.
«Le sue affermazioni su quanto accaduto nelle RSA, nelle residenze protette e nelle case di riposo ci obbligano a voler ottenere la massima chiarezza su quanto accaduto. Sono stati troppi i decessi nelle Rsa di Pesaro dovuti al Covid-19. Vogliamo capire se ci sono state davvero sottovalutazioni e ritardi nella fase dell’emergenza in queste strutture, alcune di gestione comunale». A dirlo i gruppi consiliari di opposizione della Lega, di Prima c’è Pesaro-Fratelli d’Italia e di Forza Italia che annunciano di aver presentato un’interrogazione per chiedere di far luce sulla situazione delle case di riposo.
«Abbiamo presentato una interrogazione con 11 domande per chiedere tutte le informazioni a riguardo perché, pur capendo la situazione di emergenza, non possono essere giustificati gli errori legati alla superficialità o alla sottovalutazione dell’emergenza come ha ipotizzato Ceriscioli sostenendo che «già nella prima fase dell’emergenza, alcune strutture hanno addirittura organizzato feste di carnevale». I consiglieri Giovanni Dallasta, Francesco Totaro, Roberto Biagiotti, Nicola Baiocchi, Michele Redaelli, Andrea Marchionni, Dario Andreolli, Emanuele Gambini, Giulia Marchionni.
«Abbiamo raccolto tante segnalazioni da parte di operatori, personale di servizio e soprattutto da parte delle famiglie preoccupate delle condizioni dei propri cari, che oggi trovano conferma delle parole del Presidente della Regione. Sono passati quasi due mesi dai primi casi e ancora la situazione che ci viene raccontata appare alquanto confusionaria con anziani isolati per settimane nelle stanze, senza poter fare il tampone e con gli operatori sanitari indifesi che sono costretti ad assistere gli ospiti con scarsi dispositivi di protezione. Ci hanno riferito di personale sanitario e di addetti alle pulizie privi per troppo tempo di Dpi di protezione che inevitabilmente si sono ammalati. Queste strutture dovevano essere le prime ad esserle salvaguardate ma, da quello che percepiamo, i possibili rischi di focolai sono stati sottovalutati.
L’interrogazione che depositeremo mira a far chiarezza su diversi aspetti: su chi ha sottovalutato l’emergenza, sui tempi di reazione dopo i primi contagi, su chi aveva il dovere di intervenire, sulle segnalazioni ricevute dal comune di Pesaro da parte di queste strutture, sulla mancanza di dispositivi di protezione per il personale, sui tamponi effettuati ai pazienti, agli operatori sanitari, agli addetti alle pulizie».
I consiglieri chiudono: «Non possiamo far finta di nulla e per questo va fatta luce non solo su quanto accaduto, ma anche sullo stato di attuazione della determina Asur che chiarisce il protocollo da seguire per queste strutture per la sicurezza di personale e pazienti».