PESARO – Spartitraffico sulla Siligata, le critiche del centrodestra e le proposte per un miglioramento.
Anas ha già avviato i lavori per uno spartitraffico di 3,8 km sulla statale che collega Pesaro alla Romagna. Non sono mancate le critiche dalle associazioni ambientaliste. E ora tocca all’opposizione:
«Il tema della sicurezza sul tratto della Statale SS16 che porta verso Cattolica è un argomento che conosciamo bene e per il quale ci siamo più volte battuti – sostengono Michele Redaelli, Capogruppo Forza Italia; Giulia Marchionni, Capogruppo Prima c’è Pesaro; Daniele Malandrino, Fratelli d’Italia e Giovanni Dallasta, Capogruppo Lega -. In questi giorni è iniziato il cantiere di ANAS (responsabile del tratto stradale) e questo fatto ha riportato alla luce alcune criticità da troppo tempo non affrontate. Per questo motivo, anche negli ultimi giorni, ci siamo recati più volte sul posto, per verificare di persona la situazione ed incontrare i residenti. Abbiamo protocollato una interpellanza – spiegano i Capigruppo di Centrodestra, in cui chiediamo innanzitutto che l’Amministrazione comunale di Pesaro aiuti a fare chiarezza su tutta l’operazione. Sappiamo che la responsabilità sul tratto stradale e sui lavori in corso è di ANAS ma siamo altrettanto convinti che il Comune non possa permettersi di lasciare inascoltate le persone che chiedono spiegazioni. Chiediamo pertanto che l’Amministrazione metta a disposizione il progetto e argomenti in merito alle interlocuzioni avute con ANAS».
I consiglieri non si limitano alle domande ma portano anche delle proposte: «Occorre avviare un iter di valorizzazione e trasformazione che riguardi quel tratto stradale e l’intera area circostante, tenendo conto delle attuali modalità di utilizzo della stessa, dei criteri di sostenibilità ambientale, delle potenzialità e di una visione strategica in ottica futura.
Occorre assolutamente mettere in sicurezza gli incroci a raso con le strade che si immettono sulla SS 16 che ad oggi risultano pericolosi e di difficile impiego. Proponiamo anche di rimodulare l’attuale utilizzo del tratto stradale valutando soluzioni alternative quali, ad esempio, la riduzione del numero di corsie pensando anche al ripristino delle banchine. Così facendo si potrebbe contemporaneamente migliorare la sicurezza e rendere la strada più adeguata alle modalità di utilizzo di oggi e del domani».