Pesaro

Cgil e Cisl: «Medici fino a ieri eroi, ora a rischio sanzioni dall’Area Vasta»

I sindacati criticano la lettera con cui l'azienda sanitaria comunica ai dipendenti la possibilità di applicare provvedimenti disciplinari rispetto a prese di posizioni nocive

PESARO – L’azienda sanitaria, le sanzioni e la replica dei sindacati. Dopo alcune interviste rilasciate da medici o post sui social, l’azienda sanitaria aveva corretto il tiro rispetto alcune dichiarazioni.

Una fase convulsa in cui intervengono anche i sindacati, soprattutto dopo una lettera che l’azienda sanitaria ha inviato ai dipendenti proprio in relazione alle informazioni rese. Con tanto di possibili sanzioni.

Cgil e Cisl fanno infatti sapere che l’Area Vasta 1 ha comunicato ai dipendenti che possono essere sanzionati con provvedimenti disciplinari in ragione della «circolazione sui social media di enunciazioni, prese di posizione e commenti nei confronti di quest’Azienda da parte di dipendenti di Asur Marche, in merito al particolare periodo che stiamo vivendo». A tal proposito l’azienda richiama i dipendenti al rispetto dell’art. 3 del Codice di Comportamento Aziendale che recita: “Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni d’ufficio, evita situazioni e comportamenti che possono ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all’immagine dell’azienda. Prerogative e poteri pubblici sono esercitate unicamente per le finalità di interesse generale e per le quali sono stati conferiti”.

Per i sindacati «la tempistica con la quale viene ricordata l’applicazione del codice di comportamento, oltre apparire fuori luogo è letteralmente offensiva, nei confronti di quelle persone che vorremo ricordare non solo sono stati definiti fino a ieri come “eroi”, ma che sono stati pubblicamente e più volte ringraziati dallo stesso Direttore dell’Area Vasta n1 e dal Presidente della Regione, per l’abnegazione dimostrata sul lavoro, per l’eccezionale impegno dimostrato in ogni fase del “particolare periodo” che tutti e soprattutto loro hanno affrontato, anche malgrado le criticità organizzative, quelle sì, da attribuire esclusivamente alla direzione dell’Azienda.

Circolare dunque «fuori luogo» nella tempistica e nel merito, soprattutto perché non circostanziata e vagamente «censuratoria». Ovviamente cogliamo l’occasione per ricordare alla direzione dell’Area Vasta n. 1, che di certo la stessa ha il pieno diritto di procedere con contestazioni disciplinari, anzi la invitiamo a procedere in tal senso se ritiene opportuno farlo, nella consapevolezza però che come organizzazioni sindacali tuteleremo i dipendenti impugnando ogni provvedimento disciplinare adottato di fronte all’autorità giudiziaria.

Invitiamo l’Area Vasta, n. 1 a ritirare quella comunicazione, nel tentativo di recuperare agli occhi dei propri dipendenti, almeno in parte, quell’autorevolezza che una pubblica amministrazione dovrebbe dimostrare di avere tanto più in momenti di estrema difficoltà come quelli che abbiamo attraversato. C’è ancora tempo per rimediare a questa «caduta di stile».