Pesaro

Ciclabili Pesaro, Legambiente: «Il tratto piazzale Matteotti-Muraglia e piazza Lazzarini-Villa Fastiggi poco sicuri»

Claudio Mari scrive al sindaco: «Se vogliamo essere città della bicicletta servono correttivi e strategie»

La ciclabile a Sottomonte

PESARO – Sicurezza delle piste ciclabili, il punto di Legambiente.

Claudio Mari, referente di Legambiente scrive al sindaco: «La rete di piste ciclabili sta cambiando la vita dei pesaresi. Prima considerata mezzo di locomozione dei ragazzi o dei poveri, la bicicletta è oggi usata da buona parte dei cittadini per andare a lavorare o passeggiare. I giovani che un tempo la sera andavano in Romagna, ora frequentano in bici i bar e ristoranti sorti lungo la pista ciclabile verso Fossosejore. Nella Pesaro capitale della cultura 2024, la bici sta diventando nella cultura della gente un mezzo di salute, sicurezza e sostenibilità. Crediamo ora che, nella nostra città di dimensioni modeste e pianeggiante, possa diventare il principale mezzo di locomozione. Ma serve innanzitutto che i percorsi che ricalcano il cardo e decumano della città romana, diventino sicuri e diretti».

L’appunto è su un tratto specifico. «Ci riferiamo al tratto piazza Matteotti-ospedale (futuro?) di Muraglia, e al tratto piazza Lazzarini-Villa Fastiggi, con particolare riguardo al superamento della ferrovia. Un altro aspetto è la necessità di potenziare la protezione vegetale ai lati delle piste ciclabili. Le piante svolgono la funzione di ombreggiamento, di depurazione dell’aria tramite gli stomi delle foglie, di protezione da eventuali sbandamenti o cadute soprattutto nei tratti sopraelevati sugli argini dei corsi d’acqua. Inoltre, per essere competitive con l’auto, le piste ciclabili devono essere il più possibile dirette, evitando giri forse esteticamente validi, ma tutt’altro che funzionali. Concludiamo con un pensiero ai recenti ciclisti morti in Italia sulle strade. Le proposte fatte, vanno nella direzione di aumentare la sicurezza della mobilità ciclabile nella “città della bicicletta”. Crediamo che il dibattito pre-elettorale in corso non possa eludere il tema della sicurezza sulle strade».