FANO – «La Ciclovia Adriatica è una minaccia per i fratini». A lanciare l’allarme sono le associazioni Argonauta e La Lupus in Fabula che vedono nella nuova infrastruttura una minaccia reale per una delle specie protette più a rischio della zona che, proprio in quest’estate, ha fatto registrare una nidificazione molto più importante:
«Quest’anno la stagione riproduttiva dei fratini (Charadrius alexandrinus) nelle spiagge fanesi (che non si è ancora conclusa) ha mostrato un incremento del numero dei nidi. Questo piccolo trampoliere che si riproduce nei litorali sabbiosi è tra le specie nidificanti costiere più minacciate in Europa. Da diversi anni l’Associazione Naturalistica Argonauta di Fano, in collaborazione con l’ARCA di Senigallia, svolge un’attività di monitoraggio e protezione dei nidi di fratini presenti nella costa fanese. Le ultime uova si sono schiuse pochissimi giorni fa. Nella primavera-estate 2022 sono stati rilevati ben 14 nidi di fratino, anche se non tutti sono andati a buon fine. Oltre alla fase di cova, un altro periodo delicato per il successo riproduttivo dei fratini e quello di sviluppo dei pulcini fino all’involo. Per oltre un mese i pulcini vengono seguiti dai genitori che li conducono nelle parti più tranquille della spiaggia, di solito quelle più interne, in quanto sulla riva del mare si concentrano le attività balneari. Se il calpestio involontario e la pulizia delle spiagge con mezzi meccanici sono i principali rischi per i nidi, il disturbo umano è la principale causa che impedisce ad una parte dei pulcini di giungere all’involo. Ora una nuova minaccia incombe sui fratini “fanesi”: sui tratti di spiaggia libera meno disturbati dall’attività balneare dove si rifugiano con i loro pulcini si vorrebbe far passare la Ciclovia Adriatica».
«Se dovesse essere confermato il tracciato della Ciclovia –denunciano le associazioni- nelle prossime stagioni riproduttive le famiglie di fratini con i pulcini si troverebbero stretti tra la confusione delle attività balneari ed il passaggio di biciclette. La ciclovia porterà inoltre più persone a frequentare questi tratti di spiaggia libera attualmente scomodi da raggiungere. Proprio per la loro scomodità questi tratti di spiaggia sono finora scampati alla richiesta di nuove concessioni balneari. La possibilità di utilizzo della pista ciclabile da parte dei mezzi dei fornitori di stabilimenti balneari potrebbe spingere a nuove richieste. Solo mantenendo l’attuale grado di naturalità nei tratti di spiaggia dove il Fratino nidifica, evitando nuove strutture ed ulteriori concessioni, si eviterà di compromettere l’area riproduttiva fanese».
Le due realtà locali non si fermano alla denuncia ma propongono anche alternative che possano permettere la convivenza tra salvaguardia della natura e infrastrutture: «L’Associazione Naturalistica Argonauta e La Lupus in Fabula hanno già fatto delle proposte alternative che eviterebbero al tracciato della Ciclovia Adriatica d’interferire con il successo riproduttivo dei fratini, o utilizzando la carreggiata di Via Buonincontri o prevedendo il sottopasso ferroviario, anziché a nord dell’Hotel Playa, almeno 300 metri più a sud dell’hotel. Il Comune di Fano ha stilato due delibere di adesione alla salvaguardia del Fratino (n. 98 del 29 maggio 2020 e n. 69 del 1 aprile 2021). La scelta definitiva del tracciato della Ciclovia Adriatica sarà l’occasione per verificare se le dichiarazioni sul rispetto dell’ambiente e sulla sostenibilità ambientale sono solo sterili slogan o se gli amministratori pubblici fanesi tengono realmente alla salvaguardia della biodiversità».