PESARO – Cittadella della musica, 3 milioni di euro per riqualificare palazzo Ricci e l’auditorium Pedrotti, di palazzo Olivieri. Il vicesindaco Daniele Vimini e l’assessore all’Operatività Enzo Belloni hanno presentato il 1° stralcio dei lavori del più ampio ITI che prevede il recupero di «due grandi contenitori culturali di Pesaro Città della Musica. Due palazzi strategici del centro storico per farne un polo musicale attrattivo, anche dal punto turistico e commerciale»
Tante le linee di intervento che l’Amministrazione ha messo in campo: un collegamento porticato per il passaggio degli studenti da palazzo Ricci a palazzo Olivieri, la valorizzazione del giardino della musica Riz Ortolani che diventerà una sala en plein air, il restauro degli spazi dell’ex limonaia, da ripensare come sale backstage, ma anche espositiva; la realizzazione di una Bibliomediateca a palazzo Ricci che libererà, quindi, gli spazi al Conservatorio; la nuova scala di sicurezza esterna dell’auditorium Pedrotti per far tornare a vivere una delle sale da concerti più famose d’Europa.
«Un progetto articolato e lungimirante che Pesaro Città della Musica dedica ai professionisti della cultura e dell’arte di oggi e di domani, riservando loro nuovi spazi, ambienti e strumenti» ha precisato Vimini nel ringraziare «coloro che hanno collaborato alla progettazione dell’Iti, un lavoro complesso che è stato svolto in una maniera corale che ci consentirà di allineare due gare “parallele” e, di conseguenza, i tempi di intervento e apertura».
Un’operazione dal costo complessivo di quasi 3 milioni di euro, di cui 2.346.000 previsti per i lavori di riqualificazione, restauro e valorizzazione di palazzo Ricci per la creazione del Campus della musica e 400.000 per le opere finalizzate alla fruibilità e agibilità dell’auditorium Pedrotti di palazzo Olivieri «che tornerà ad essere fruibile al meglio: dopo gli interventi di messa in sicurezza e la realizzazione della scala esterna che garantiranno la fruizione di 493 posti a sedere, comprensivi anche di quelli della galleria al piano superiore. L’opera consentirà di riaprire al pubblico questo spazio e riqualificare la facciata di quel lato del Conservatorio. Cogliamo l’occasione per ringraziare quanti dal Rotary Club hanno promosso la raccolta fondi per la realizzazione del progetto».
La struttura “correrà” lungo la facciata interna di palazzo Olivieri per poi inserirsi nel giardino della Musica Riz Ortolani, «una corte completamente ripensata per accogliere spettacoli in un auditorium da 200 posti all’aperto per musica, incontri, conferenze».
«È una prima, importante, risposta all’intero comparto musicale di Pesaro. È un’azione che anticipa quella dei progetti messi a bando per la realizzazione di residenze studentesche e di artisti».
La somma sarà impegnata anche per il restauro dei locali del piano terra ed ammezzato della porzione anteriore di palazzo Ricci in cui sarà realizzata la Bibliomediateca – Archivio – Centro di documentazione musicale “Gioachino Rossini” un «intervento di valore anche dal punto di vista di infrastruttura tecnologica e che consentirà, contemporaneamente, di liberare gli spazi del Conservatorio ora occupati dalla biblioteca», e per gli interventi di efficientamento energetico del complesso.
L’accesso alla Bibliomediateca è previsto dal portone su via Sabbatini che condurrà all’androne e al cortile anteriore. La principale sala lettura e consultazione (delle 50mila referenze del Conservatorio e 10mila della Fondazione Rossini), le sale d’ascolto e un’ampia sala manoscritti saranno collocate nelle due maniche affacciate sul giardino. Nel progetto è previsto anche l’intervento di restauro e riuso dell’ex Cappella da destinarsi a piccolo foyer ed auditorium da 40 posti per conferenze e piccoli concerti.
L’accesso alla biblioteca sarà garantito con un secondo anche dal giardino Riz Ortolani attraverso un portico, «un accesso coperto e controllato, un percorso di connessione tra il conservatorio e il palazzo Ricci dedicato ai musicisti. Tramite un nuovo varco nella muratura portante del conservatorio, si potrà accedere all’atrio del conservatorio garantendo un accesso coperto e controllato».