PESARO – Tremila test sierologici. La Cna di Pesaro e Urbino è già pronta con un primo consistente campione di imprese e loro dipendenti ad effettuare un imponente screening che possa garantire una ripresa di molte attività produttive e di servizio nella massima sicurezza per la cosiddetta Fase II.
Attraverso il determinante contributo di Master Quality – la società della Cna specializzata in prevenzione e sicurezza sul lavoro – l’associazione degli artigiani ha chiesto infatti nei giorni scorsi l’autorizzazione alla Regione Marche per poter avviare il più presto possibile un’operazione di controllo capillare (su base volontaria) del personale delle imprese associate attraverso il quale poter individuare se l’organismo del soggetto sottoposto ad analisi (un prelievo di sangue), ha sviluppato o meno gli anticorpi contro l’agente infettivo SARS-CoV2 e dunque in grado di poter garantire – allo stato attuale delle conoscenze mediche – il ritorno al lavoro del dipendente con un buon margine di sicurezza e tranquillità, ferme restando il pieno rispetto e osservanza delle norme prevenzionistiche anti contagio.
Si tratta della prima operazione di massa effettuata su un campione di aziende dislocate in diverse località della provincia, con un campione eterogeneo di dipendenti e con diversi generi di attività. Nel pieno rispetto della privacy, il dipendente dell’impresa sarà sottoposto a test sierologico attraverso un semplice prelievo venoso in base al quale verrà verificato se l’organismo ha sviluppato o meno gli anticorpi al Covid-19.
L’analisi verrà effettuata nella massima sicurezza presso il laboratorio Biolab di Montecchio di Vallefoglia che aderisce al progetto. Fin qui la parte relativa allo screening. C’è poi una seconda parte, quella più delicata, nella gestione dei risultati dei test che prevederà l’esecuzione del tampone ai soggetti risultati positivi ai test di screening per la conferma della positività e la ripetizione, dopo 15-20 giorni, dei testi sierologici ai dipendenti che invece sono risultati negativi. «Questo in modo da poter ridurre il più possibile il rischio di incorrere nei cosiddetti falsi positivi e falsi negativi», afferma il dottor Simone Sinapi, che ha contribuito in prima persona alla stesura del progetto quale medico competente e collaboratore della Cna provinciale.
Per Moreno Bordoni segretario della CNA di Pesaro e Urbino e il direttore della Master Quality, Massimiliano Luchetti «Si tratta di un’iniziativa unica di prevenzione che, avvalendosi anche della preziosa consulenza del direttore sanitario dottor Massimo Mosca e dei medici del lavoro della struttura, abbiamo portato avanti con convinzione nella certezza che solo questo tipo di test potrà garantire una ripresa certa e in sicurezza dell’attività delle nostre imprese».
Per questa ragione – aggiunge Bordoni – abbiamo chiesto da subito l’interlocuzione e l’autorizzazione della Regione Marche per poter effettuare quanto prima i test. A questo riguardo desideriamo ringraziare il vicepresidente del consigliere regionale Renato Claudio Minardi e il consigliere Andrea Biancani che si sono adoperati in questi giorni affinché lo screening della Cna possa partire nel più breve tempo possibile.
È un primo straordinario passo che come Cna, assieme alle imprese, ci vede protagonisti. Ora però occorre che la Regione Marche comprenda l’urgenza della questione (il 4 maggio ci sarà la ripresa di molte attività), e che dunque possa concedere la necessaria autorizzazione e in qualche modo l’ufficializzazione del protocollo.