Pesaro

La cocaina nel barattolo di riso, due arresti a Pesaro

I poliziotti della squadra mobile hanno fermato due albanesi poco più che ventenni, pendolari della droga

La droga sequestrata

PESARO – La cocaina pronta per i clienti, arrestati due albanesi. L’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti condotta dal personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Pesaro, ha consentito nel pomeriggio di giovedì 7 luglio, di arrestare due cittadini albanesi, poco più che ventenni, sorpresi a Pesaro con della cocaina pronta per essere smerciata ai clienti.

Gli investigatori stavano già da alcuni giorni attenzionando un’autovettura Fiat Panda, poi risultata essere stata  noleggiata a Rimini, con la quale i due stranieri erano soliti raggiungere Pesaro, fermandovisi solo per poche decine di minuti, per poi fare rientro nella vicina provincia romagnola.

Tali movimenti, assieme al fatto che gli stessi venissero visti incontrarsi con una persona, conosciuta dagli agenti come assuntore di stupefacenti, alimentavano il sospetto che i viaggi compiuti dai due potessero essere finalizzati alla consegna di droga.

Nel pomeriggio del 7 luglio la medesima autovettura veniva nuovamente intercettata in Pesaro e pedinata dai poliziotti. Il successivo controllo effettuato nei confronti dei due albanesi e all’interno del veicolo consentiva di rinvenire, custodito dentro ad un barattolo, un involucro contenente cocaina per circa 30 grammi, accuratamente ricoperto con uno strato di riso per assorbirne l’umidità e mantenerne la qualità del “prodotto”. Una ulteriore dose, veniva rinvenuta nella scarpa calzata da uno dei due. Veniva infine sequestrato del materiale per il confezionamento delle dosi e la somma contante di 120 euro, ritenuta provento dello spaccio.

Per quanto sopra i sospetti, regolari sul Territorio Nazionale, sono stati per la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Uno dei due risultava già arrestato in altre tre precedenti circostanze, per i medesimi reati, tutti compiuti nella provincia di Rimini. Gli stessi, condotti nella mattinata del 8 luglio innanzi al Giudice del Tribunale di Pesaro, sono stati condannati, col rito del patteggiamento ad un anno e 4 mesi di reclusione e ad euro 2.000 di multa, col beneficio della sospensione della pena detentiva.