PESARO – «Ce l’ho davanti la panchina d’oro. La porterò al campo per fare una foto con tutto lo staff tecnico. Ovviamente anche con quello dell’anno passato. È un premio al lavoro collettivo». Inizia così, la nostra intervista con Fulvio Colini, il tecnico dell’Italservice Pesaro che, negli scorsi giorni, è stato insignito della prestigiosa onorificenza della Figc per la stagione 2018-2019. Quella scudettata. Quella che ha portato la città di Gioacchino Rossini sul tetto d’Italia. Grazie al calcio a 5. Grazie soprattutto al mister più vincente della nostra penisola.
D’altronde il palmares di Fulvio Colini parla chiaro: dopo il Futsal Awards ottenuto nel 2011, in bacheca ci sono anche 5 Scudetti, 5 Coppe Italia, 7 Supercoppe italiane e una Champions League. Ora anche la panchina d’oro per la precedente annata sportiva. «Qualche soddisfazione c’è, ovviamente – spiega l’allenatore romano -. Ma che non riesco ad ingabbiare nella mia persona, perché questo è un premio che va al lavoro collettivo. Senza giocatori, società e staff non avrei vinto questo premio. Sono gratificazioni che si aggiungono a quelle quotidiane della costruzione di un percorso e quelle che portano a fare le finali nazionali».
Se l’aspettava? «Diciamo al 50 percento. I meriti sarebbero andati anche a Tino Perez dell’Acqua&Sapone, il quale ha fatto due vittorie importanti nelle finali di Coppa Italia e Supercoppa. Per questo premio – spiega Colini – ha sicuramente influito molto il Tricolore vinto, ma anche le tre finali su tre raggiunte, peraltro giocate tutte molto bene».
E sulle dediche continua a ripetere come un mantra: «La cosa più importante è dedicarlo al gruppo di lavoro e a Pesaro come entità che si affaccia da poco alla ribalta nazionale del futsal e che acquisisce una storia, seppur breve, già importante. Avendo una reputazione ben fissa negli occhi di tutti». Special thanks to Fulvio Colini: mister panchina d’oro di calcio a 5 per la stagione 2018-2019.