COLLI AL METAURO – Atti persecutori, incendio e tentato incendio. Sono questi i capi di accusa per i quali un 57enne di origine campane residente ad Arezzo è finito in manette. Nella giornata del 10 novembre si è svolta l’udienza di convalida che ha confermato la sua permanenza in carcere.
La vicenda era iniziata lo scorso 31 ottobre quando l’uomo si era recato a Colli al Metauro per far visita alla ex, una 43enne che per quattro anni ha convissuto con il 57enne. Una visita non certo di cortesia: l’uomo, dopo aver individuato la vettura della donna l’aveva cosparsa di benzina ed aveva appiccato il fuoco.
Le fiamme, propagandosi, avevano raggiunto altre due vetture causando danni consistenti. L’episodio però era stato catalogato dai vigili del fuoco come un evento accidentale, forse scaturito dal malfunzionamento di una batteria. Il 57enne però, a distanza di qualche giorno, è tornato sul luogo del misfatto con una tanica di benzina per finire quello che aveva iniziato la settimana precedente; ha di nuovo cosparso di benzina la vettura della ex ma poco prima di appiccare il rogo è stato interrotto da un vicino che gli avrebbe intimato di desistere ed avrebbe prontamente allertato i carabinieri.
L’uomo, sentendosi scoperto, ha abbandonato la tanica di benzina e si è allontanato. Una fuga che è durata poco: grazie alla minuziosa descrizione del vicino di casa, sia della vettura che dei tratti somatici, i militari ben presto sono riusciti ad intercettarlo e fermarlo. Da questo inquietante episodio sono partite le indagini che hanno fatto emergere un quadro ben definito fatto di aggressioni fisiche e verbali, mai denunciate dalla ex convivente. Grazie alla tecnologia del Targa System i carabinieri sono risaliti al fatto che la Renault Megane del 57enne era transitata a Colli al Metauro anche il 31 ottobre e dunque gli hanno attribuito anche l’incendio dei tre mezzi.