Pesaro

Colli al Metauro, da un bar all’altro per vendere cocaina: arrestato dai Carabinieri

Il 47enne sottoposto a perquisizione è stato trovato con tre dosi di circa 1 grammo già pronte per essere vendute. Nella sua abitazione altri 7 grammi e materiale per il taglio e la pesatura

I carabinieri di Colli al Maetauro
I carabinieri di Colli al Maetauro

COLLI AL METAURO – Da un locale all’altro per spacciare stupefacenti. Succede a Colli al Metauro, dove un 47enne del luogo è stato denunciato dai Carabinieri della locale Stazione per detenzione a fini di spaccio.

I movimenti dell’operaio erano tenuti sotto controllo dai Carabinieri da diverso tempo: l’uomo si spostava senza un apparente motivo da un bar all’altro della zona; in ogni esercizio stazionava per breve tempo per poi raggiungere il bar successivo.

L’anomalia non è sfuggita ai Carabinieri che hanno iniziato a monitorare gli spostamenti dell’uomo. Appena qualche giorno ed il quadro è risultato subito chiaro: non potendo cogliere in flagranza di reato il pusher, i militari hanno deciso di fermarlo appena uscito di casa.

Nella giornata del 25 settembre, intorno alle 17.30, appena uscito dalla sua abitazione lo hanno posto sotto perquisizione trovando conferma ai loro sospetti: all’interno della giacca, nascoste in un pacchetto di sigarette, i militari hanno rinvenuto tre dosi di circa 1 grammo di cocaina già pronte per essere vendute, nonché una cospicua somma di denaro contante.

La successiva perquisizione domiciliare ha permesso inoltre di rinvenire nel garage della casa dell’operaio, all’interno di uno stivale da donna, altri 7 grammi del medesimo stupefacente, materiale vario per il taglio e la pesatura delle dosi. Diversi i piccoli ritagli di cellophane rinvenuti e già pronti per il confezionamento di ulteriori dosi.

I militari, viste le evidenze riscontrate, hanno dichiarato immediatamente l’operaio in stato di arresto. Le risultanze dell’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pesaro, sono state vagliate dal Giudice nell’udienza di convalida e contestuale rito per direttissima, tenutosi nella mattinata odierna. L’uomo, all’esito del giudizio, è stato condannato a 4 mesi di reclusione e alla multa di 600 euro.