PESARO – Colpo di scena nel processo per l’omicidio Bruzzese, fratello del pentito di ‘ndrangheta ucciso a Pesaro nel giorno di Natale 2018. Si torna alla fase delle indagini, poi ci dovrà essere una nuova udienza preliminare.
I giudici della Corte di Assise di Pesaro questa mattina, in apertura dell’udienza, hanno trasmesso gli atti al Pm, dichiarando nulla la richiesta di rinvio a giudizio, in quanto è stata presentata ad agosto, e non a settembre. La procura riteneva di poter derogare al periodo di sospensione feriale, mentre per i giudici non era possibile, in quanto la deroga è ammessa per i vincoli associativi, reato non contestato se non come aggravante.
Il processo è a carico di Rocco Versace, il 57enne calabrese accusato di omicidio in concorso ritenuto la figura che ha aiutato a pianificare l’omicidio di Marcello Bruzzese, freddato da una scarica di proiettili il 25 dicembre 2018 davanti alla sua abitazione, in via Bovio, nel cuore del centro storico di Pesaro.
La procura ha richiesto una proroga dei termini di custodia cautelare. Richiesta accettata dalla corte, che ha prorogato al 4 ottobre la nuova data di scadenza dei termini di custodia cautelare. Rocco Versace resta in carcere, ma torna ad essere un indagato. Sarà di nuovo fissata l’udienza preliminare nella quale si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio.
Rocco Versace era stato arrestato dai carabinieri del Ros di Ancona nell’ottobre del 2021 assieme a Francesco Candiloro e Michelangelo Tripodi, indicati dalla procura come gli esecutori materiali dell’assassinio, che hanno scelto di procedere con il rito abbreviato. Versace deve rispondere di concorso in omicidio volontario aggravato dal fatto di aver agevolato un’organizzazione di stampo mafioso.