Pesaro

Il Comune porta a Pesaro 62,8 milioni di finanziamenti per i grandi contenitori e interventi in città

Da Rocca Costanza al San Benedetto passando per i palazzi storici. Il vicesindaco Vimini: «Risultati record»

Gli assessori durante la presentazione dei fondi ottenuti

PESARO – Numeri quasi 100 volte più grandi rispetto al 2020, pari a 62.852.000€ di contributi in arrivo a Pesaro. Daniele Vimini, vicesindaco e assessore con delega a Ricerca di finanziamenti comunitari e nazionali – insieme agli assessori Enzo Belloni, Giuliana Ceccarelli, Andrea Nobili, Riccardo Pozzi, Sara Mengucci, Mila Della Dora, Francesca Frenquellucci – ha presentato i numeri ottenuti dal Comune nel 2021. «Una mole di contributi che permetterà di rivoluzionare l’aspetto della città e la sua fruizione; migliorare la qualità di vita dei cittadini, fare di Pesaro un modello nazionale ed europeo».  

Si parte col «trittico di finanziamenti legati al Feamp – Fondo europeo della Pesca e degli Affari marittimi per: Oasi delle Tartarughe, arredi di Fiorenzuola di Focara; hub della Lega Navale in Baia. 

Arrivano invece dall’Unione Europea i 58.000€ per il progetto “CAMPAIGNers” di “Horizon 2020” che esporta all’estero il case history di successo, “made in Pesaro”, della Bicipolitana – la metropolitana di superficie per le due ruote “green” e gli esempi da Oscar degli edifici sostenibili progettati dalla città. Modelli che saranno raccontati a cittadini, stakeholder, tecnici, mobility manager e professionisti del settore di circa 40 grandi partner di Horizon2020 che comprende Università e Municipalità da Linz a Cape Town, da Dublino ad Atene fino al Perù. «È come essere entrati nella Champions league della progettazione europea – spiega Vimini – e non era affatto scontato rientrarci. Questo primo passo consentirà di proseguire le iniziative che consentiranno alla nostra “Scuola di Bicipolitana” in particolare, di diventare un’esperienza comune alle altre città del network». L’obiettivo è sviluppare il progetto intercettando altri 2milioni partecipando a bandi legati alla sostenibilità. 

A rafforzare l’identità, e gli impianti, di Pesaro “Città dello sport” saranno inoltre gli 800.000€ che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha destinato alla nuova pista ciclorotellistica che l’Amministrazione «realizzerà a Torraccia, vicino al casello e al centro commerciale, investendo altri 1,2 milioni di un mutuo che stiamo definendo» spiega l’assessora alla Coesione e al Benessere Mila Della Dora. Un circuito di 2 km «che permetterà di ospitare competizioni internazionali e nazionali e garantirà agli appassionati di ciclismo di allenarsi in sicurezza. Un impianto che si pone l’obiettivo di favorire il ciclismo giovanile e che mancava alla nostra città. Contiamo di procedere con la gara di affidamento dei lavori a inizio 2022. I tempi di realizzazione sono di 7 mesi per cui ci auguriamo di completare l’opera entro il primo semestre del 2023». 

E poi ci sono gli interventi sui complessi “storici” della città riqualificati e riportati a nuova vita grazie, in particolare ai fondi statali del PNRR. La prima grande notizia era arrivata a inizio estate, con l’annuncio dell’approvazione dei progetti del Comune presentati nell’ambito del PINQuA, «30.000.000€ che ci permetteranno di dare una risposta a grandi temi del nostro patrimonio pubblico restituendo alla città il San Benedetto e valorizzando il centro storico, in particolare con gli interventi di rigenerazione urbana». 

«Un lavoro di squadra fatto coinvolgendo gli assessorati ai Lavori Pubblici, al Patrimonio, Urbanistica e i Servizi, in particolare quelli che si occupano di welfare per quello che riguarda le prospettive legate alle residenzialità destinate alle fasce deboli previste per il San Benedetto)» ha aggiunto Vimini che ha poi sottolineato l’ottimo riscontro ottenuto dal progetto del centro storico del PINQuA, «molto complesso, caratterizzato da un’attenzione strategica sull’energia rinnovabile che contiamo sia qualificante». Il riferimento è al “decumano carbon free”, l’anello di condensazione pensato dai progettisti sull’asse di via Mazza, «il primo in Italia ad essere pensato per un centro storico, 13° tra i progetti arrivati. Il risultato ci permetterà di rientrare tra le “best practices” nazionali e contiamo ci consentirà di avere altri finanziamenti». 

Un altro “bingo” Pesaro l’ha fatto conquistando i 20.000.000€ del bando nazionale Rigenerazione urbana per i progetti dedicati ai grandi contenitori del centro storico: 8.500.000€ per palazzo Mazzolari e la falegnameria dei Musei Civici, «nella parte dietro la libreria del Rof: 400 metri preziosi nel risico degli spostamenti di materiali e uffici e per l’ampliamento di spazi di cui il Museo Civico necessita; 7.000.000€ per il San Domenico «un intervento che cuce le prospettive di via Giordano Bruno e che prevede una sistemazione del chiostro da destinare una nuova piazza scoperta che ospiti eventi legati alla socialità e creatività e l’utilizzo delle sale da destinare a uffici comunali; 4.500.000 per palazzo Almerici «che si aggiungono ai 3mln di euro del Pinqua per la riqualificazione del piano nobile. Siamo al lavoro sul piano terra del museo Oliveriano. Con questi ulteriori 4,5 milioni completeremo la torre libraria e gli interventi al piano superiore risolvendo problemi strutturali ed espositivi. Si pensa inoltre a una rigenerazione dell’appartamento del custode: l’idea è dividere i 140mq in due e destinarle a residenze artistico-scientifiche. Una sorta di “portierato 2.0” che si aggiungerà alla futura “Osteria Oivieri”, un locale pubblico destinato all’accoglienza». 

Di pochi giorni fa la notizia di un altro importante finanziamento di 5.500.000€ che il Ministero dell’Università e della Ricerca ha destinato alla città, che accoglie “edifici di particolare valore storico-artistico che ospitano i conservatori e non sono di proprietà dello Stato” come previsto dal bando. Un contributo indispensabile per la riqualificazione di uno dei contenitori più prestigiosi del nostro centro storico, palazzo Olivieri, sede del Conservatorio Rossini. «Un tassello che rafforza la nostra identità di Città della Musica UNESCO; un intervento strategico per il presente, ma anche per le sfide del futuro, come il percorso verso Pesaro, Capitale Italiana della Cultura 2024 e Capitale Europea della Cultura 2033». 

Con il 2021 si chiude un’altra grande “partita” della città, quella della restituzione alla vita, e alla città, di Rocca Costanza. Lo “storico accordo” siglato tra Comune, Agenzia del Demanio, Ministero della Cultura- Direzione Generale degli Archivi consentirà la rifunzionalizzazione e valorizzazione del prezioso immobile che diventerà sede dell’Archivio di Stato e tornerà ad ospitare eventi culturali. L’importo previsto per l’operazione di rigenerazione è di 5.400.000,00€, di cui 1.400.000 messi a disposizione dal Ministero della Cultura – D.G. Archivi, 3.600.000 dall’Agenzia del Demanio e 400.000 dal Comune di Pesaro.  

Finanziamenti statali pari a 652.000€, in particolare del MIC (il progetto è arrivato 8° sui 111 presentati), per i lavori di allestimento permanente e musealizzazione sia sulla chiesa, sia sul porticato del Centro Arti Visive – Pescheria. «Un bando a cui abbiamo partecipato la scorsa estate classificandoci all’ottavo posto (su 111), grazie a un lavoro svolto in sinergia con gli assessorati di Belloni e Pozzi, che ha permesso un importante co-finanziamento». Il progetto da 1mln di euro sarà finanziato per il 70% dallo Stato e dal 30% dal Comune. «Prevede un upgrade impiantistico davvero importante per la Pescheria, che la renderà punto di riferimento museale per il medio e alto Adriatico, Balcani compresi». La struttura sarà riscaldata e soprattutto avrà una nuova illuminazione e nuove quinte. Lo spazio sarà caratterizzato da una “controparete tecnologica”, che correrà per i 40 metri di lunghezza, costituita da una doppia struttura metallica ad ospitare le componenti impiantistiche. I lavori sono previsti per il prossimo inverno.  

Vimini ha chiuso l’elenco con i 100.000€ di Finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un «risultato ottenuto, last minute, l’anno scorso per la progettazione delle residenze artistiche all’interno di palazzo Ricci. I fondi si sommano ai quelli del PINQuA e dell’ITI, «sono una ciliegina in più, utili a sostenere le spese di progettazione». Anche in questo caso l’intervento (arrivato al terzo posto sugli oltre 100 presentati) è stato inserito tra le “best practices”, «risultato che ci aiuterà ad avere il supporto del Ministero allo sviluppo del progetto».