Pesaro

Il Comune di Pesaro acquista Villa Marina per 1,3 milioni: parcheggio e centro sportivo

Operazione per realizzare un'area sportiva, stalli gratuiti e la palazzina di Pesaro studi verrà utilizzata per ospitare la scuola Dante

I parcheggi a Villa Marina

PESARO – Il Comune acquista una porzione dell’area di Villa Marina per 1,3 milioni. Obiettivo: realizzare un parcheggio gratuito per la zona porto-mare, un centro sportivo e una scuola “muletto” per gli studenti della Dante Alighieri.

Ecco come cambia il complesso di Villa Marina, che in parte verrà acquistata dal Comune di Pesaro. «Si tratta di un’operazione virtuosa – spiega il sindaco Matteo Ricci -, in collaborazione con l’Inps, pronta a partire in estate e che mira a rendere più bello il nostro lungomare. Villa Marina è una struttura che appartiene all’Inps, e con 1.300.000 euro acquistiamo la parte che sta a lato “monte” di viale Trieste».  

Primo step lo spazio (ex area sportiva ndr), che verrà destinato alla realizzazione di un parcheggio gratuito per la zona mare e porto «un progetto che avevamo già sperimentato lo scorso anno, con degli ottimi risultati. Con questa operazione l’acquistiamo in maniera definitiva, consentendoci di replicare anche un’area pedonale su viale Trieste organizzata e allestita molto meglio rispetto lo scorso anno».  

Oltre al parcheggio diventerà di proprietà comunale anche l’area dell’ex palestra, che verrà messa a bando per affittarla alle società sportive «così – continua Ricci – pagheremo l’investimento fatto». Il bando uscirà entro un mese, «in modo tale da poter partire per l’estate».  

«Il resto del complesso rimarrà di proprietà dell’Inps. Parte della ex colonia verrà messa in vendita e, da quello che ci risulta, ci sono persone interessata ad acquistarla, grazie agli incentivi sulla trasformazione urbana». La palazzina di Pesaro Studi (che rimane dell’Inps ndr) verrà invece «utilizzata per ospitare gli studenti della scuola Dante Alighieri, in attesa che vengano realizzati i lavori per trasformarla in una struttura al massimo dell’efficientamento energetico, come quella di via Lamarmora».