TAVULLIA – Rapina con sparatoria al Trony, V.M, 50 anni di Canosa di Puglia, ritenuto dall’accusa il palo, un pedinatore-avvisatore, è stato raggiunto dall’ordine di carcerazione.
Il 50enne avrebbe seguito il furgone portavalori con la propria auto poi una volta arrivato al Trony sarebbero intervenuti gli altri, sulla Giulietta per rubare la valigia piena di soldi dell’addetto al trasferimento degli incassi. Il 50enne aveva patteggiato a 2 anni e 6 mesi. I carabinieri lo hanno quindi portato in carcere, ma a casa a Tavullia aveva 12 grammi e 3 piante di marijuana, motivo per cui verrà anche denunciato.
Era un lunedì di fine novembre 2018 e quel giorno l’incaricato di ritirare i soldi del weekend avrebbe dovuto ricevere una borsa da circa 30mila euro da consegnare in banca. Un incasso dovuto agli sconti. Ma al Trony della Torraccia successe l’inferno. Ad attendere l’addetto c’erano i banditi della Giulietta (auto rubata in Puglia e ritrovata poco dopo sempre nella zona della rapina). Un colpo studiato già da settimane, lo avevano già seguito in tutti i suoi spostamenti aspettando il momento buono per colpire.
Scesero in due dalla Giulietta scura: uno impugnava la mazza con cui tentò di sfondare il lunotto, l’altro aveva la pistola da cui sono partiti quattro colpi. La vittima si rifiutò di consegnare la borsa con il denaro (e alla fine anche la beffa perché i banditi hanno preso quella sbagliata, quella personale dell’addetto, senza soldi) ha spiazzato i rapinatori che hanno perso la testa premendo il grilletto con spari in sequenza. L’addetto è rimasto vivo per miracolo.