PESARO – Senza gas per riscaldarsi e senza acqua calda per lavarsi, con disagi e problemi nella quotidianità che si prolungano da mesi.
E’ quanto accade da cinque mesi in un condominio ad edilizia popolare a Vismara, in via Senna. Lo scorso 27 febbraio il gestore del servizio gas, verificata la morosità di 13 delle 23 famiglie residenti, ha posto i sigilli al contatore centralizzato, interrompendo l’erogazione in tutto lo stabile, compresa negli alloggi di chi è in regola con i versamenti.
Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Andrea Biancani (Pd), segnala il problema. «E’ una situazione incredibile che lede la dignità delle persone, tra cui anche soggetti fragili con disabilità. E’ urgente risolvere quanto prima questa situazione ingiusta, che penalizza soprattutto le famiglie che sono in regola – sostiene Biancani, primo firmatario di un’interrogazione a risposta immediata, sottoscritta anche dalla consigliera Vitri e dal gruppo Pd, sulla questione – Ho appena presentato un atto ispettivo nel quale sollecito Erap ad avviare nelle prossime settimane gli interventi per fare in modo che le famiglie possano finalmente ricominciare ad utilizzare il gas della rete urbana, scongiurando la sventura di non potersi neanche riscaldare con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, tra meno di due mesi. Aggiungo a questo anche un problema di sicurezza, perché l’eventuale ricorso diffuso a soluzioni alternative per riscaldarsi, come ad esempio le stufette a gas, può creare dei rischi all’intero edificio».
Sicuramente, oltre alla morosità di numerosi utenti, ha inciso la scelta progettuale di costruire un impianto del gas, seppure a basso impatto ambientale, centralizzato, quindi poco appropriato a un palazzo abitato anche da famiglie in condizioni socio-economiche precarie, non sempre in grado di assicurare il pagamento regolare delle bollette.
A fine marzo Biancani, insieme all’assessore Maria Rosa Conti, aveva promosso un incontro tra i tecnici dell’amministrazione comunale, del condominio e di Erap, proprio per individuare una soluzione tecnica per modificare l’impianto. «Successivamente a quella riunione, Erap aveva dato disponibilità di trovare una soluzione, incaricando un tecnico di verificare la possibilità di scindere il contatore centralizzato, per poi eventualmente realizzare i lavori necessari, ma ad oggi alle famiglie non è stato comunicato l’esito di questo sopralluogo, né tanto meno sono iniziati i lavori. Mi auguro si provveda il prima possibile ad avviare un intervento».