Pesaro

Confartigianato Pesaro-Ancona: «Pronti alle vaccinazioni in azienda per 30 mila lavoratori»

L'associazione ha costituito una rete con 12 mila aziende. «Attendiamo direttive dalla Regione ma potremo fare 1500 inoculazioni al giorno». Coinvolte anche le farmacie

A destra Marco Pierpaoli e Graziano Sabbatini

PESARO – Vaccinazioni in azienda, Confartigianato spinge per 30 mila lavoratori. «Fin da subito l’associazione si è mossa per contribuire all’opera di coordinamento e predisposizione di punti di vaccinazioni anche privati tramite centri medici, aziende ospedaliere, laboratori analisi e centri straordinari di immunoprofilassi promossi dai Comuni, unitamente ai medici generici ed alle associazioni di volontariato – sottolinea il presidente di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, Graziano Sabbatini – A tal proposito, continua l’attività di contatto con aziende strutturate abilitate alla somministrazione dei vaccini, oltre a farmacie da poter coinvolgere. Un sistema, quello convenzionato da Confartigianato, in grado di inoculare a regime circa 1.500 vaccini al giorno, che si aggiungerebbero a quelli dell’Asur, previa disponibilità delle dosi.

Parliamo di 12 mila aziende associate a Confartigianato nelle due province potenzialmente interessate alla campagna di vaccinazione, per un totale di circa 30 mila lavoratori vaccinabili, tra cui imprenditori, collaboratori e dipendenti, una platea quindi molto importante – continua Sabbatini – La possibilità di vaccinare al più presto imprenditori e dipendenti per noi è di estrema importanza, come abbiamo sempre sostenuto, perché si tratta di un modo per tutelare i lavoratori e consentire una ripartenza più rapida di tante attività, messe in ginocchio da oltre un anno di chiusure forzate».

Per il segretario di Confartigianato An-Pu Marco Pierpaoli «si attende al momento di poter avviare le procedure con le strutture disponibili a effettuare le vaccinazioni nelle imprese e direttive precise da parte della Regione Marche sulle procedure di vaccinazione dei lavoratori che vogliono vaccinarsi per garantire i servizi e le produzioni alla collettività. Il costo della somministrazione a dipendenti e lavoratori sarà a carico delle imprese, mentre la fornitura dei dispositivi quali aghi e siringhe, dei vaccini e degli strumenti per la registrazione delle somministrazioni effettuate rimarranno a carico del Servizio Sanitario nazionale».

Confartigianato sta anche lavorando per definire un programma di collaborazione con le farmacie tramite la Federfarma, che ne rappresenta 250 nella regione disponibili a effettuare i vaccini, e di queste circa 140 ubicate nelle province di Ancona e Pesaro. Entro la fine di maggio le farmacie dovrebbero ricevere il via libera per la somministrazione, ma per attivare questo processo è indispensabile che sia garantita una importante fornitura di vaccini.

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