Pesaro

Confcommercio Fano sul green pass: «A questo punto meglio estendere l’obbligo vaccinale»

Cresce lo scontento da parte dei potenziali clienti, ma soprattutto dei rappresentanti degli esercizi pubblici che non vogliono assumersi la responsabilità di dover verificare chi ha i requisiti per poter accedere al locale

Green pass
Green pass

FANO – «Se davvero si ritiene che la campagna vaccinale abbia bisogno di un’ulteriore spinta, si estenda l’obbligatorietà della vaccinazione, doppia o singola dose, per accedere ad ogni tipo di servizio. Perché se serve l’ennesimo sacrificio, questo va condiviso da tutti».

Leggi anche Confesercenti Fano: «Il green pass sarà la mazzata finale»

A riferirlo il Segretario Confcommercio di Fano, Marco Arzeni, che torna sulla spinosa questione del green pass per accedere ai locali. A pochi giorni dall’entrata in vigore del DPCM sul Green Pass non si placano infatti le polemiche e cresce lo scontento non solo da parte dei potenziali clienti, ma anche e soprattutto dei rappresentanti degli esercizi pubblici che non vogliono assumersi la responsabilità di dover verificare chi ha i requisiti per poter accedere al locale.

Leggi anche Obbligo di Green pass: la maggioranza dei fanesi è favorevole ma sono tanti coloro che storcono il naso

«Ristoratori e baristi che non vogliono vedersi appiccicare l’etichetta di pubblici ufficiali e come tali non possono assumersi responsabilità che spettano ad altri. Come Confcommercio riteniamo impensabile che, con l’attività frenetica che caratterizza questi locali, titolari e dipendenti possano mettersi a chiedere alle persone di esibire il loro green pass e ancor meno a fare i controlli incrociati con i rispettivi documenti di identità. Così facendo c’è il rischio di rendere inefficace la norma. Bisogna semplificare, prevedendo che chi entra in un locale sia consapevole se può entrarci o meno, e pronto a pagare le conseguenze se non in regola, ma i controlli devono rimanere in capo alle forze dell’ordine e noi ci batteremo in fase di conversione in legge del decreto affinché questo avvenga».

Marco Arzeni, Silb Fipe Confcommercio

«Poi – continua Marco Arzeni – dovremmo evitare di dare notizie non confermate allo stato attuale, come quella che leggiamo sui giornali in cui rappresentanti di categoria, poco informati evidentemente, asseriscono che l’obbligo di avere il Green Pass scatti anche per i titolari delle attività e i loro dipendenti; obbligo che ancora non è stato sancito in nessuna norma».

Ed in merito alla campagna vaccinale: «Siamo assolutamente favorevoli alla vaccinazione come unico strumento per tornare a livelli di normalità e riteniamo che il Green pass rappresenti uno strumento straordinario ed efficace sia per riaprire quelle attività al momento ancora chiuse, come le discoteche, sia per consentire l’accesso di un numero più ampio di persone in occasione di eventi culturali o spettacoli. Il green pass va, insomma, utilizzato in chiave positiva e non punitiva. È un cambio di prospettiva fondamentale in grado di garantire equilibrio e sicurezza sanitaria».