PESARO – Il turismo come un’industria del territorio. Infrastrutture, promozione e formazione per raggiungere l’obiettivo. Anche grazie al lancio di un brand.
Nella cornice del teatro Raffaello di Urbino si è tenuta la seconda conferenza sul turismo, organizzata da Confcommercio Marche Nord. Tra gli ospiti il governatore delle Marche Francesco Acquaroli e gli assessori Francesco Baldelli e Stefano Aguzzi. È stata l’occasione per fare il punto su un settore nevralgico e parlare di progettualità per lo sviluppo del territorio. Dopo i saluti del presidente di Confcommercio Angelo Serra, l’intervento del sindaco di Urbino Maurizio Gambini: «Il turismo è una delle ‘industrie’ più importanti del nostro territorio. È necessario lavorare insieme per raggiungere gli obbiettivi. Grazie a Confcommercio per quanto sta facendo in tal senso».
Il Presidente Acquaroli ha evidenziato: «Si sta facendo molto ad iniziare proprio dalle infrastrutture, dall’aeroporto alla Guinza per la Fano Grosseto. Essere raggiungibili è fondamentale. E poi ricordo la legge sui borghi, sull’enoturismo, la nuova agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione. Forti gli investimenti. Stiamo puntando la promozione sul centro e nord Europa. Saremo presenti alle più importanti fiere di settore. A breve lanceremo anche un brand. Serve unità, tutti insieme per la nostra splendida regione».
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore ducale Roberto Cioppi: «Il potenziale di Urbino e in generale delle Marche è straordinario, fondamentale comunicarlo e promuoverlo in modo efficace, e attivare iniziative in comune». In platea tutti gli amministratori dei 16 Comuni dell’Itinerario della Bellezza.
Sul progetto di promozione turistica e tanto altro si è soffermato il direttore generale Amerigo Varotti: «Il settore turistico è tra quelli in maggiore difficoltà. Nel 2021 in termini di presenze e arrivi si è recuperato molto rispetto a un 2020 negativo, ma non siamo ancora ai dati del 2019. Eravamo fiduciosi per quest’anno ma la pandemia prima, il caro bollette e ora la guerra in Ucraina rendono tutto complesso. Non aiutano certo le misure messe in campo dal Governo nazionale. Mentre valutiamo positivamente il lavoro della Regione. L’incremento turistico molto si deve ad esempio alla scelta azzeccata di Roberto Mancini come testimonial. Bene anche le leggi approvate, il piano triennale e annuale del turismo, il sostegno alla formazione. Il turismo – ha proseguito – è uno dei settori che assicura sviluppo e occupazione ma c’è miopia politica. Siamo il terziario ma secondi a nessuno. Poche anche le risorse del Pnrr. Noi stiamo facendo concretamente turismo, siamo protagonisti, rappresentiamo le imprese di questo settore, siamo presenti alle più importanti fiere. Cinque anni fa siamo partiti con il progetto dell’itinerario della bellezza con 4 comuni, ora sono 16. Lavorare in rete è vincente, lo dimostra anche Pesaro capitale della cultura 2024. Presenteremo la nuova guida di poi di 200 pagine a breve e poi tante altre iniziative. Tra le novità abbiano vinto un bando GAL e creato l’associazione Confturismo Terre di Urbino e Montefeltro con la quale siamo pronti a molti progetti».
Ha preso poi la parola l’assessore regionale Stefano Aguzzi: «Per il turismo stiamo mettendo in campo sempre più corsi formativi. Vista la carenza di personale in diversi settori, come quello turistico e della ristorazione, una proposta può essere quella di impiegare i profughi ucraini».
Quindi l’intervento del presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini: «Crediamo molto nel turismo e lo sosteniamo concretamente. Proficua la collaborazione con Confcommercio e Regione. Fare squadra è un valore aggiunto». Baldelli si è soffermato sulla importanza delle infrastrutture: «La nostra è una regione declinata al plurale, per la quale stiamo lavorando con una visione unitaria per superare il gap accumulato negli anni passati. Serve compattezza, come ad esempio per l’arretramento della ferrovia. Tante le opere alle quali si sta lavorando per lo sviluppo che meritano le Marche. Il comparto può diventare motore dell’economia».