Pesaro

Confcommercio Pesaro: «Ristoratori nel mirino dei “no green pass”? Agiremo per vie legali»

L'associazione ha saputo di persone pronte a schedare gli esercenti che chiederanno la certificazione verde. «Faremo un esposto»

Immagine di repertorio

PESARO – Ristoranti nel mirino dei “no green pass”, l’ira di Confcommercio che è pronta a passare alle vie legali. Ecco perchè.

«Ad alcuni associati è giunta voce che attraverso i social vari soggetti si stanno organizzando per reperire i nominativi dei ristoranti che, ai sensi di legge, chiederanno il green pass ai loro clienti – spiega il direttore Amerigo Varotti – ciò al fine di procedere alla formulazione di recensioni negative nei loro confronti e così danneggiarli nell’esercizio della loro attività. Pertanto, invitiamo chiunque abbia notizie dettagliate in merito, a darne comunicazione a questa Associazione che, immediatamente, attraverso il proprio legale di fiducia, presenterà un esposto presso la Procura della Repubblica, affinché verifichi ogni possibile ipotesi di reato».

Ciascuno potrà rivolgersi a Confcommercio Pesaro, tel.  0721/698274 – e-mail: segreteria@ascompesaro.it  chiedendo dell’Avv. Marcello Maffei.

Il messaggio dei no green pass

«Precisiamo che i nostri operatori devono, da Dlgs. 23 luglio 2021 n° 105 verificare il Green Pass per coloro che consumano all’interno dei loro locali (escluso consumo al banco), e quindi non sono i responsabili di tale richiesta e pertanto non capiamo e non accettiamo che vengano etichettati, denigrati e invitati al fallimento su una catena social senza volto. Paradossalmente è come se noi attaccassimo il benzinaio per l’aumento del prezzo della benzina.

Dietro a ogni attività, partita iva, ristorante, pubblico esercizio, etc. ci sono datori di lavoro famiglie, investimenti sul territorio e pagamento di tasse che ricadono sia sulla sanità pubblica che sulla qualità di vita dei cittadini».