PESARO – Confcommercio respinge con forza la proposta dell’associazione fanese RistorItalia. L’idea era quella di chiudere per 15 giorni i negozi e ristoranti delle Marche per poi essere certi di lavorare a Natale. Questa l’affermazione del presidente di RistorItalia Giorgio Andrea Ricci.
Il direttore di Confcommercio Pesaro Urbino, Amerigo Varotti non è affatto d’accordo.
«Condivido la preoccupazione per i nuovi focolai, il numero rilevante di positivi e per gli effetti dell’ultimo dpcm in merito agli orari di bar e ristoranti senza aiuti economici nonostante si chieda un ulteriore sacrificio, ma non condivido l’affermazione di Ricci – così Varotti – forse ha la palla di cristallo. Chiudere per 15 giorni le attività economiche per essere certi di lavorare a Natale è una fantasia, non c’è nessuna prova scientifica che ciò possa avvenire anche perchè chiusi i ristoranti il mondo va avanti e non è detto che a Natale si possa lavorare».
Varotti incalza: «La cosa preoccupante che ha detto Ricci è «Chiudiamo le Marche per 15 giorni». Fare diventare le Marche zona rossa, sperando in questo modo che il contagio non si diffonda, vuol dire far chiudere le fabbriche, le scuole, i voli aerei, bloccare tutto. Mi sembra una grandissima sciocchezza, in questo momento di difficoltà abbiamo bisogno di cose concrete, serie, di aiuti economici e chiarezza da parte delle istituzioni rispetto agli orari. Abbiamo bisogno di tranquillizzare i clienti e i turisti e non fare uscite demagociche che non hanno nessun supporto scientifico e che servono solo a fare confusione e male al reparto della ristorazione. Sono dichiarazioni di una portata gravissima», chiude Varotti.