PESARO – Le questioni geopolitiche, i mercati e le imprese. Paolo Magri, vicepresidente esecutivo di Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale, è stato ospite di Confindustria Pesaro Urbino e ha delineato gli scenari economici: «Non sappiamo dove sfoceranno le tensioni di queste ultime settimane con la Russia, né se ci saranno ulteriori sanzioni europee e americane come nel 2014. Ciò che è certo è che l’impatto già evidente sul mercato dell’energia rappresenta di fatto per l’Europa e l’Italia una pesante sanzione che sta colpendo tutti in modo capillare».
Nel suo intervento, Magri ha anche indicato alcuni degli appuntamenti chiave in programma nel corso del 2022 che possono avere un impatto futuro sull’Italia e sulle relazioni internazionali: la riforma europea del Patto di Stabilità (in calendario a marzo), le elezioni parlamentari in Ungheria e Francia (aprile), il congresso nazionale del Partito comunista cinese (ottobre) e le elezioni di metà mandato per rinnovare una parte del Congresso degli Stati Uniti (novembre).
«Come imprenditori abbiamo il dovere di occuparci di quanto sta accadendo ai confini orientali dell’Europa, perché sono in gioco innanzitutto la nostra sicurezza e subito dopo il futuro delle nostre aziende – ha spiegato Alessandra Baronciani, presidente di Confindustria Pesaro Urbino -. È evidente il prezzo che già stiamo pagando sul fronte dell’energia: lo sanno i cittadini, lo sanno gli imprenditori che si vedono recapitare bollette pesanti e che stanno allontanando le imprese da una ripresa che invece va agganciata assolutamente».
«Come Europa dobbiamo avere una politica estera comune e coesa – ha concluso – e come Italia dobbiamo avviare velocemente interventi strutturali e non emergenziali, partendo dall’aumento della disponibilità di energia attraverso il gas italiano e tutte le altre fonti disponibili».