Pesaro

La consigliera regionale Vitri contro la giunta Acquaroli: «Chiude altre postazioni di guardia medica nel pesarese»

La consigliera regionale incalza: «Basterebbe adeguare compensi ed eliminare le incompatibilità». Dal 1° marzo Fano e Mondolfo solo nel weekend

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PESARO URBINO – La chiusura delle postazioni di guardia medica nella nostra provincia dipende solo dalla inadeguatezza della giunta Acquaroli, che le sta abbattendo come un domino.
«Mantenere alcuni punti aperti invece – dichiara la consigliera regionale in forze Pd Micaela Vitri – è possibile intervenendo su due fronti, come chiediamo da mesi con appelli e interrogazioni in Consiglio regionale e come confermato dai medici in questi giorni. Semplici interventi che chiediamo all’assessore Saltamartini di attuare immediatamente come hanno già fatto altre Regioni: in primo luogo firmando l’accordo integrativo regionale (Air), che ha sulla scrivania da aprile».

«Ricordo – prosegue Vitri – che il 21 dicembre in Consiglio regionale Saltamartini promise di comunicare l’esito del tavolo di valutazione sui trattamenti economici orari dei medici entro una settimana per poi firmare il contratto. Di settimane invece ne sono passate diverse e a tutt’oggi resta inaccettabile che un medico di continuità assistenziale prenda 23 euro lordi all’ora per il proprio lavoro e per essere lasciato solo all’interno dell’orario notturno».

«Secondo intervento urgente – incalza Vitri – che sarebbe risolutivo è l’abbattimento delle incompatibilità, ovvero quelle cause che impediscono a tanti medici disponibili di accettare l’incarico, come la soglia di 650 mutuati per i MMG e il raggiungimento dei 70 anni ostacoli che  l’Assessore Saltamartini dovrebbe conoscere».

«La Giunta Acquaroli ha risposto nel peggiore dei modi al periodo di pandemia che ha messo a dura prova le nostre comunità. Invece di gestire l’emergenza cercando anche di rassicurare è stata programmata la chiusura delle guardie mediche di Vallefoglia, Gabicce/Gradara, Pesaro (aperto solo weekend), Cagli (turni ridotti) e Mondavio. Come se ciò non bastasse – afferma Vitri –  oggi veniamo a sapere che dal primo marzo scatterà anche la chiusura della guardia medica di Fano e Mondolfo, con il servizio garantito solamente nel weekend».

Vitri chiude: «Com’è ormai consuetudine con la giunta Acquaroli, la Regione Marche cerca di scaricare ogni responsabilità sul Governo nazionale, ignorando tante proposte che la regione stessa avrebbe potuto fare sue come diversamente hanno fatto tante altre Regioni attraverso l’eliminazione delle incompatibilità per i medici in pensione e per quelli in attività,  l’inserimento nei percorsi di specializzazione dei medici anche turni di guardia medica con una retribuzione adeguata».