Pesaro

Consiglio Comunale, Centrodestra Pesaro: «Gravi insinuazioni del sindaco, chiediamo ammonimento»

Il tema è quello delle varianti urbanistiche. L'opposizione: «Accuse gravi e diffamatorie. Il presidente lo richiami»

PESARO – Varianti urbanistiche e alienazioni, il Centrodestra chiede l’ammonimento formale di Biancani.

«Le parole pronunciate dal Sindaco durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale sono inaccettabili e lesive della nostra integrità. Insinuare, senza alcun fondamento, che l’opposizione mostri un atteggiamento di favore verso le varianti urbanistiche di soggetti privati, a discapito di quelle di interesse pubblico, è un’accusa grave e diffamatoria. Oltretutto non supportate dai fatti, basti pensare alle recenti varianti di Soria e Muraglia sulle quali abbiamo espresso giudizi di netta contrarietà a più riprese. Non possiamo tollerare che il dibattito in aula venga inquinato da attacchi personali, strumentali e privi di riscontro nei fatti. Le dichiarazioni del Sindaco non solo sono confuse e contraddittorie, ma rappresentano un evidente tentativo di delegittimare il nostro ruolo, minando il confronto democratico e il rispetto istituzionale che dovrebbe caratterizzare il Consiglio Comunale».

Marco Lanzi e Giulia Marchionni di Pesaro Svolta, Daniele Malandrino, Serena Boresta, Cristina Canciani, Michele Redaelli, Giovanni Corsini di Fratelli d’Italia, Mauro Marinucci, Giovanni Dallasta, Antonio Bartolomei di Forza Italia, Dario Andreolli della Lega non ci stanno.

«Durante la discussione sulla valorizzazione della scuola Manzi, il sindaco Biancani ha dichiarato in modo molto concitato “Quando vengono le varianti che interessano a Mister X  (segno con le braccia aperte con il significato che nessuno parla)…  Quando facciamo le varianti private ci sono meno interventi negativi, poi per quale motivo, io non lo so. Dico solo che ci sono meno interventi”. Abbiamo quindi inviato una richiesta formale al Presidente del Consiglio Comunale affinché intervenga con un ammonimento ufficiale nei confronti del Sindaco. Inoltre, riteniamo doverose delle scuse pubbliche per le parole usate, che hanno lasciato spazio a interpretazioni scorrette e gettato discredito su chi, come noi, svolge il proprio ruolo con serietà e nell’interesse della collettività.  Spiace ed indigna questo tono del Sindaco che in evidente difficoltà forse vuole intimidirci con accuse infondate  screditando l’opposizione con metodi inaccettabili».