PESARO – Si guarda alla stagione estiva, con l’idea del mare sicuro grazie protocolli per i bagnini e per le spiagge libere.
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha fatto il punto della situazione in una conferenza stampa lanciando il modello “Pesaro mare sicuro”. «Quanto ai protocolli per gli stabilimenti balneari: sono convinto che saranno applicati al meglio. La Regione Marche ha fatto un ottimo lavoro, concertandoli con loro». Si parla di ombrelloni ogni 10 metri quadri per garantire sicurezza.
Contestualmente, «vogliamo salvaguardare e valorizzare la spiaggia libera». Di qui l’operazione sdoganata con la delibera di giunta, approvata nella mattinata di martedì: «Da subito ci siamo detti contrari a concedere concessioni sulla spiaggia libera ai bagnini confinanti. Sarebbero nate discriminazioni. Ci siamo comunque posti il problema di offrire servizi base a chi già ci andava prima del virus. E dare un’opportunità di spostamento alle persone che abitualmente frequentano gli stabilimenti. E che magari, quest’anno, non troveranno spazio o non vorranno andarci per stare più larghi. Considerando che ci saranno 10 metri quadrati per ombrellone», premette Ricci.
Così «attrezzeremo cinque tratti di spiaggia libera con servizi base. Tre a Sottomonte, uno a Baia Flaminia e uno a Fiorenzuola di Focara». In sintesi: «Non è una concessione. E la spiaggia libera resterà tale. Ma l’affidatario avrà la possibilità per quest’estate di noleggiare giornalmente lettini e sdraio ai bagnanti (con un numero massimo di 100 sdraio e lettini a Sottomonte, fino a 50 a Fiorenzuola e Baia Flaminia; ndr). E potrà tenere in deposito ombrelloni, lettini e sdraio personali, con eventuale custodia dietro corrispettivo del depositante».
Non solo: «Potrà vendere alimenti e bevande, con ‘food truck’ ambulante di dimensioni minime. Ma in cambio chiediamo controllo anti-assembramento nel tratto assegnato, pulizia quotidiana della spiaggia e gestione dei bagni chimici che saranno predisposti dai vincitori. Oltre alla gestione delle docce che metterà il Comune».
Sia il deposito delle attrezzature, che la zona per food truck, infatti, saranno di circa 20 metri quadrati: «Tutte strutture mobili che si allestiranno solo per quest’estate. Non nelle spiagge ma nella parte già cementata. Non sarà minimamente intaccata la zona floristica. Né a Sottomonte, né alla Baia», puntualizza Ricci.
Resteranno in modo permanente solo le docce. «Del loro costo, come quello dell’acqua e dei bagnini di salvataggio, si farà carico il Comune», precisa il sindaco. Che ribadisce: «Dare la possibilità a chi va in spiaggia libera di farsi una doccia e andare al gabinetto è questione di dignità».
I lotti coperti dai servizi sono cinque. Uno a Sottomonte, compreso tra i Bagni Chalet e il sottopasso numero due (circa 420 metri). Il secondo, in continuità con il primo, nel tratto compreso tra il sottopasso numero due e Bikini Beach (470 metri). Un terzo segmento a Sottomonte nel tratto compreso tra la spiaggia Bagni 63 del Camping Norina e la concessione 66 dell’associazione sportiva Pksa (lunghezza 340 metri; in questo caso non è compreso il servizio di somministrazione cibi e bevande con food truck; ndr). Ulteriori 180 metri a Baia Flaminia, nel tratto compreso tra il fiume Foglia e la concessione dei vigili del fuoco (inclusiva delle parte di spiaggia autorizzata per i cani, che potrà essere istituita anche successivamente alla data di affidamento del servizio). Infine la spiaggia libera di Fiorenzuola di Focara (250 metri).
Il meccanismo è l’affidamento del servizio di gestione. Tramite avviso pubblico, che il Comune pubblicherà oggi sul suo sito. «Tutti possono partecipare singolarmente, ma anche in modo associato. Privati, associazioni, disoccupati, giovani, bagnini, attività esistenti. L’avviso starà fuori dieci giorni: il servizio dovrà partire per il weekend di metà giugno. Due i criteri di scelta: qualità del progetto e garanzia gestionale».
Tre verifiche annunciate, «alla fine di giugno e al termine di luglio e agosto. Se non ci sarà corrispondenza con i servizi che chiediamo, subentrerà il successivo della graduatoria». Così il sindaco sugli altri tratti di spiaggia libera, più piccoli: «Se i bagnini o le attività ristorative vorranno allargare i tavoli del bar e del ristorante per avere uno spazio maggiore per il servizio, potranno farlo al massimo per 100 metri. Questa è la nostra proposta: in cambio devono garantire l’uso di bagni e delle docce dei loro stabilimenti. Oltre al controllo e alla pulizia del tratto di spiaggia».
Commenta l’assessore Riccardo Pozzi: «Il modello è qualcosa di unico a livello nazionale. Un lavoro che rende fruibile e accessibile il patrimonio pubblico, nel modo più esteso possibile. Diamo servizi dove prima non c’erano. La spiaggia resterà libera: abbiamo trasformato una richiesta di controllo a carico dell’amministrazione comunale in opportunità». Evidenzia il vicesindaco Daniele Vimini: «Albergatori e stabilimenti si sono organizzati su Ponente e Levante per garantire al massimo il pubblico degli hotel. Ma veicolare il messaggio che a Pesaro le spiagge libere offriranno questi servizi è sicuramente un fattore rilevante a livello turistico. Soprattutto per chi sceglie residence o bed and breakfast».
Infine, l’aggiornamento dell’assessore Francesca Frenquellucci: «Per il suolo pubblico gratuito delle attività abbiamo avuto 60 richieste. L’ufficio attività economiche ha già dato l’ok per 40 imprese. Stiamo trovando le soluzioni migliori».