PESARO – Un documento molto tecnico, ma una leva economica per poter garantire a comuni e province di ridurre l’impatto della crisi da coronavirus sul gettito e generare comunque investimenti per far ripartire l’economia.
Il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini ha inviato al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia e delle finanze Roberto Gualtieri e al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli un documento «frutto – come tiene a sottolineare Paolini – di un lavoro di squadra che con il direttore generale Marco Domenicucci abbiamo portato avanti coinvolgendo i sindaci del territorio provinciale ed i consiglieri provinciali di maggioranza e minoranza, con l’obiettivo di formulare proposte concrete per affrontare i pesanti impatti che l’emergenza Coronavirus avrà sui bilanci e sull’organizzazione dei nostri enti e, di conseguenza, sui servizi ai cittadini del territorio provinciale».
Nel documento viene ricordato come la provincia di Pesaro e Urbino sia uno dei territori più colpiti dalla pandemia in atto. «I costi che stiamo già sostenendo e che dovremo continuare a sostenere per far fronte all’emergenza e nello stesso tempo le minori entrate conseguenti al quasi totale blocco delle attività produttive del territorio e alle difficoltà che seguiranno nel prossimo futuro avranno un impatto molto rilevante sui nostri bilanci, mettendo a rischio la tenuta dell’intero sistema delle autonomie locali, in un periodo in cui la presenza dei soggetti pubblici sarà fondamentale per la ripresa economica e sociale dei territori che governiamo. Purtroppo, il decreto ‘Cura Italia’ non prevede misure economiche sufficienti per far sì che gli enti locali, Province e Comuni, possano affrontare in maniera adeguata questa situazione di grande difficoltà».
Vengono quindi elaborate numerose proposte su macro tematiche, collegate alla legge di bilancio 2020. In primis si propone di emettere entro il 31/3/2020 il decreto che disciplini la ristrutturazione dei debiti che i Comuni e la Provincia hanno contratto con Cassa Depositi e Prestiti, il cui costo in termini di interessi oscilla in media tra il 4 e il 5%. In particolare si chiede che non venga applicato alcun indennizzo (penale), ma semplicemente si prevedesse di ricalcolare il piano di ammortamento con gli attuali tassi di interessi che si attestano intorno al 1/1,5%. Questa misura permetterebbe di generare importanti risorse che i Comuni e la Provincia potrebbero utilizzare per la manutenzione di edifici pubblici, scuole e strade e il mantenimento di tutti gli altri servizi essenziali.
È stato incrementato il Fondo di solidarietà comunale per un importo di 100 milioni di euro per il 2020, 200 milioni di euro per il 2021, 300 milioni di euro per il 2022, 330 milioni per il 2023 e 560 milioni a decorrere dal 2024. La proposta è di anticipare i ristori a favore dei comuni, prevedendo un ristoro totale della quota Fondo solidarietà comunale da erogare tutta nel 2020.
Nel 2014, con l’abolizione della Tasi sulla prima casa, i comuni hanno perso risorse per 625 milioni. La proposta è quella di incrementare la quota prevista per l’anno 2020 per recuperare una buona parte del gettito tagliato nel 2014.
Con il prevedibile impatto negativo che l’emergenza sanitaria provocherà sul turismo, si propone di sospendere la tassa di Soggiorno, chiedendo al Governo di impegnarsi a coprire l’intero gettito che i comuni hanno stanziato in Bilancio 2020.
Altre proposte riguardano contributi ai Comuni per investimenti; per la progettazione di messa in sicurezza del territorio; il fondo per il finanziamento di opere su edifici destinati ad asili nido; il fondo per lo sviluppo sostenibile e infrastrutturale dei Comuni; il fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane; la revoca del patto di stabilità; la gestione degli utili delle partecipate pubbliche; la velocizzazione dell’affidamento diretto dei lavori pubblici.
«Le misure indicate nel documento – aggiunge il presidente Giuseppe Paolini – sono in grado di generare importanti risorse che Comuni e Province potrebbero destinare alla manutenzione di edifici pubblici, scuole e strade ed al mantenimento degli altri servizi essenziali». Aggiunge Paolini: «In questo difficilissimo momento, siamo vicini a tutti i cittadini della provincia e soprattutto alle famiglie colpite da lutti. L’Amministrazione provinciale ed i Comuni saranno sempre accanto a loro».