Pesaro

Crisi di governo e la lettera firmata da Ricci. Baiocchi (Fdi): «Immobilismo dovuto a Pd e M5S»

Il consigliere: «Rispettino le istituzioni» Matteo Ricci: «Quasi 2.000 sottoscrizioni, i sindaci ragionano nell'interesse del Paese»

Nicola Baiocchi e Matteo Ricci

ANCONA – Governo Draghi, da un lato la lettera firmata dagli undici sindaci tra cui il pesarese Matteo Ricci che sta avendo tantissime sottoscrizioni. Dall’altro Fdi che con Nicola Baiocchi chiede a Ricci di rispettare le istituzioni.

La crisi di Governo ha risvolti locali. La lettera dei sindaci che invitano Draghi a rimanere perchè serve stabilità era partita da 11 primi cittadini. Ora a sottoscriverla sono quasi 2.000 sindaci. Per Giorgia Meloni di Fdi le istituzioni sarebbero considerate alla stregua di «sedi di partito. Mi chiedo se sia corretto che questi sindaci e governatori che rappresentano tutti i cittadini che amministrano, anche quelli che la pensano diversamente, usino le Istituzioni così, senza pudore». Ricci replica secco: «Cara Meloni, i sindaci italiani ragionano con la loro testa nell’interesse del Paese. Non prendono ordini da nessuno. Quelli erano i Podestà».

A ruota le parole del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nicola Baiocchi, responsabile regionale FdI Enti Locali, in merito all’appello di un ottavo dei sindaci italiani. «Legge di Stabilità, Fondi Pnrr, ripercussioni economiche dovute al caro energia e al conflitto generato dalla Russia contro l’Ucraina, sono solo alcune delle priorità che devono essere affrontate da un Governo solido, dinamico, non immobile, nel pieno delle proprie funzioni e con grande unità di intenti. E questo non è più il caso del Governo Draghi che per senso di irresponsabilità del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico risulta sempre più impegnato a dirimere beghe interne a questi due partiti, i loro appetiti e la loro voglia di mantenimento dei posti di potere, soprattutto nel caso del PD. Allora, meglio il voto qualora il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, decidesse di sciogliere le Camere».

«Il Sindaco di Pesaro Ricci continua ad ergersi primo difensore del mantenimento del potere ammantandosi di finte buone intenzioni. La sua posizione, infatti, risulta essere una completa mancanza di rispetto a livello istituzionale nei confronti del Presidente Mattarella per limitarlo in una delle sue prerogative che gli competono. Una mancanza di rispetto nei confronti dei propri cittadini amministrati che, per statistica, includono anche coloro, tanti, che vorrebbero che preferirebbero il voto anticipato. Una mancanza di rispetto nei confronti dello stesso Presidente Draghi che è stato chiaro nelle sue dichiarazioni ribadendo che, senza il perimetro dell’attuale maggioranza, non avrebbe ricoperto nuovamente questo ruolo. Se il Presidente Draghi non è riuscito a essere incisivo come avrebbe voluto, lo si deve proprio a Ricci & C. che hanno prodotto un immobilismo di governo che mette a rischio le priorità economiche e sociali che meritano di essere affrontate da un Governo libero da ricatti e ricattini di una fetta importante dell’attuale maggioranza. Se FdI, opposizione responsabile e costruttiva confermato a più riprese anche dallo stesso Draghi, volesse pensare al proprio tornaconto politico, gli basterebbe stare ferma a guardarvi autodistruggervi. Ma non è la nostra cifra politica. A noi interessano gli italiani. Quindi – conclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nicola Baiocchi, – Ricci e tutto il Pd, siano più rispettosi delle Istituzioni e si ricordino che è assolutamente legittimo esprimere pareri personali, ma non è consentito che si abusi della propria carica per essere demagogici e strumentali».