PESARO – Altra aggressione al personale di polizia penitenziaria al carcere di Villa Fastiggi di Pesaro. È il dodicesimo caso da febbraio.
Questa mattina (14 maggio), verso le ore 11., un detenuto di origine italiana di circa 40 anni, per futili motivi riconducibili al divieto di recarsi in ambienti non consentiti per ragioni di sicurezza, ha aggredito un sovrintendente e un assistente di polizia penitenziaria i quali sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Il Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria, fa sapere che dal mese di febbraio ad oggi sono ormai 12 le aggressioni al personale. «Troppe per rinvenire le cause esclusivamente nel sopraffollamento detentivo e alla carenza di personale di polizia penitenziaria, considerato che i dati dell’anno 2023, pur con le stesse criticità raccontano di un Istituto che ha visto la presenza di due eventi critici, e nessuna aggressione al personale».
In risposta a questa escalation, il sindacato sta chiamando i vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria a un’urgente revisione della gestione dell’istituto. «In particolare, si sollecita l’assegnazione di un nuovo Dirigente di Polizia Penitenziaria con specifiche mansioni di comandante di reparto, dato il recente pensionamento dell’attuale comandante per raggiunti limiti di età. Il Sappe evidenzia la necessità di un’analisi approfondita delle politiche e delle pratiche correnti all’interno del carcere, specialmente alla luce del cambio di direzione avvenuto a gennaio 2024, per identificare le possibili cause dietro il notevole aumento degli episodi di violenza. Si auspica che queste azioni possano portare a una riduzione delle tensioni e garantire la sicurezza del personale e dei detenuti. La situazione di Villa Fastiggi sta diventando un caso emblematico delle sfide che l’amministrazione penitenziaria deve affrontare in termini di sicurezza e gestione delle risorse umane, sottolineando l’importanza di interventi tempestivi e mirati per prevenire ulteriori episodi di violenza e migliorare le condizioni generali di lavoro e detenzione».
Pesaro, agente aggredito in carcere: è il dodicesimo da febbraio
Il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria: «Non è solo colpa del sovraffollamento, serve una analisi seria»