FANO – Si delineano in maniera più decisa i contorni dell’aggressione consumatasi nel parcheggio del Fano Center alcuni giorni fa. La Polizia di Stato ha proceduto all’arresto di tre soggetti colti nella flagranza del reato di lesioni aggravate nei confronti di un giovane che, al culmine di un’aggressione, era stato colpito con un oggetto contundente a un fianco.
I fatti risalgono a venerdì scorso quando alcuni passanti avevano chiesto l’intervento di una pattuglia della Polizia di Stato per un alterco tra tre uomini contro uno, poi sfociato in un’aggressione.
I tre sospettati erano stati subito fermati dai poliziotti e condotti al Commissariato mentre la vittima era stata soccorsa dai sanitari e condotta prima al Santa Croce, poi con l’eliambulanza al nosocomio di Torrette di Ancona dove si trova tuttora ricoverata in prognosi riservata.
I poliziotti si erano subito attivati per le indagini al fine di risalire alla dinamica dei fatti anche mediante gli accertamenti tecnici della Polizia scientifica: l’attività investigativa degli agenti ha permesso di risalire al movente della violenta aggressione da ricondurre a un diverbio stradale consumatosi il giorno precedente, sempre a Fano, tra la vittima dell’aggressione e una donna.
Il figlio di quest’ultima, unitamente al compagno della stessa e un terzo uomo di origine straniera, si erano recati a Bellocchi per verificare l’eventuale presenza del giovane che, effettivamente rintracciato, era stato seguito poi fino al Fano Center.
Qui, precisamente nel parcheggio adiacente alla zona ristoro del centro commerciale, avevano affrontato la vittima a muso duro, prima aggredendola verbalmente e, quindi, fisicamente colpendola a mani nude. La violenta aggressione era poi degenerata ulteriormente mediante l’utilizzo di uno strumento utilizzato nell’edilizia, ovvero una grossa matita da muratore, con un fendente sferrato all’addome da parte del più anziano del gruppo, compagno della donna che aveva avuto il diverbio con la vittima.
Le immediate perquisizioni degli agenti hanno permesso di rinvenire il corpo contundente utilizzato per l’aggressione e, nell’autovettura in uso al figlio della donna, altri strumenti atti ad offendere tra cui un coltello e una mazza da baseball risultata essere stata acquistata poco prima dell’aggressione. Per tale motivo i tre sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato per il reato di lesioni aggravate tra cui la premeditazione. Nella mattinata odierna il Tribunale di Pesaro ha convalidato gli arresti.
Il capo di accusa potrebbe cambiare se le condizioni del ferito peggiorassero e se il fendente avesse danneggiato uno degli organi vitali: in quel caso da lesioni aggravate si potrebbe passare anche al reato di tentato omicidio.