PESARO – Il caso Riceci non si sgonfia, anzi le polemiche politiche finiscono davanti al giudice.
Il coordinatore dei Verdi Gianluca Carrabs è stato querelato dall’amministratore delegato di Marche Multiservizi, i Maurizio Tiviroli, per due frasi uscite sui giornali locali in cui diceva che «Tiviroli fa gli interessi di Hera e di qualche imprenditore di San Marino». L’indagine è stata archiviata ma l’ad di Mms si è opposto alla richiesta di archiviazione.
Davanti al tribunale una cinquantina di attivisti hanno manifestato la propria solidarietà per Gianluca Carrabs. Alcuni avevano cartelli su cui era scritto “Siamo tutti Carrabs” e “No alla discarica”.
Carrabs ha sottolineato: «La mia è stata una critica politica e la querela è stata un tentativo intimidatorio di bloccare l’esercizio critica. Come evidenziato anche dai parlamentari della commissione ecomafie venuti a Riceci ci troviamo di fronte a un progetto che mira alla speculazione, un’operazione che non serve al territorio e tende agli interessi della parte privata, Hera. La politica ha il compito di indirizzare una società a maggioranza pubblica, il senso delle mie frasi era questo. Sono sereno».