FANO – Nel pomeriggio di giovedì scorso, 23 gennaio, nel centro storico di Fano, nei pressi del Pincio, due giovani stranieri di origine asiatica, mentre camminavano tranquillamente, venivano fermati ed accerchiati da un gruppo di 5 giovani di origine magrebina. I due venivano inizialmente spintonati e poi minacciati anche con un coltello. Uno delle due vittime riusciva a divincolarsi e fuggire a piedi mentre l’altro veniva sbattuto a terra, picchiato e derubato del portafogli dal quale venivano prelevati i soldi, 70 euro. Il gruppo di aggressori, quindi, si dileguava in tutta fretta dal luogo della rapina per le vie del centro.
Il ragazzo, ferito e scosso, allertava il numero di emergenza 112 e si metteva in contatto con il Commissariato fanese. Raccolte le prime informazioni, immediatamente scattava il piano coordinato di sicurezza e, pertanto, le pattuglie della Polizia di Stato in servizio in Commissariato, unitamente all’Arma dei Carabinieri, si concentravano nel centro storico alla ricerca dei responsabili del grave fatto. L’incrocio delle informazioni assunte dalla vittima, unitamente alle conoscenze dei poliziotti e dei militari del territorio e dei frequentatori di origine magrebina del centro storico con l’aiuto fornito dalle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino permettevano alle pattuglie della Polizia e dell’Arma di Carabinieri di rintracciare, poco dopo, tre dei sospetti che, nel frattempo, si erano sparpagliati per eludere il loro rintraccio. Uno veniva fermato in piazza degli Avveduti mentre, probabilmente, intendeva allontanarsi verso il mare e far perdere le proprie tracce mentre altri due al Pincio dove si erano successivamente diretti per dileguarsi dal centro storico verso l’interno della città.
La sinergia operativa tra le due forze di polizia, supportate dalla polizia locale per il monitoraggio del sistema di videosorveglianza, ha così consentito di intervenire con rapidità ed efficacia individuando e fermando gli autori di un grave episodio. I tre sospetti, tutti giovani maggiorenni di nazionalità tunisina e già conosciuti alle forze di polizia, sono stati sottoposti a fermo di iniziativa della polizia giudiziaria dal Commissariato e dall’Arma dei Carabinieri di Fano perché gravemente indiziati del reato di rapina aggravata. Ad uno dei tre venivano rinvenuti i 70 euro precedentemente sottratti con la violenza alla vittima che, nel frattempo, era ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso.
I tre avrebbero partecipato anche a diversi episodi simili, avvenuti nell’ultimo periodo, nel centro storico e rispetto ai quali sia i poliziotti del Commisssariato che l’Arma dei Carabinieri di Fano avevano già sinergicamente e in modo coordinato, svolto numerosi servizi di controllo e di vigilanza.