FANO – Strangolò la moglie con un foulard: prima udienza davanti alla corte d’assise. A processo Angelo Sfuggiti, 70enne accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo familiare nei confronti della moglie Rita Talamelli, 66 anni, uccisa il 20 novembre 2023, nella loro abitazione in via Montefeltro.
Un femminicidio maturato in un contesto di difficoltà familiare. Tanto che dopo l’omicidio della moglie, il 70enne ha tentato di togliersi la vita con ingerendo barbiturici e iniettandosi aria con una siringa. Motivo per cui è rimasto ricoverato per settimane in psichiatria. Oggi è agli arresti domiciliari, pur seguendo un percorso di cura al centro di igiene mentale.
L’avvocata Susi Santi ha chiesto e ottenuto una perizia psichiatrica, accordata dalla corte d’assise. «È una tragedia – spiega Santi –, vogliamo verificare se Sfuggiti era capace di intendere e di volere al momento della commissione del fatto. È già agli atti una perizia di parte che abbiamo depositato in cui la psicologa sostiene la sua incapacità mentale».
Il 19 marzo dunque l’affidamento dell’incarico e l’escussione dei testi. Ne sono stati ammessi quattro, tra cui i figli della coppia, oltre all’esame dell’imputato.
Un contesto complicato, perché la donna aveva una malattia psichica. Questo aveva generato una sofferenza nella vita di Sfuggiti, continue difficoltà di gestione familiare, tanto da tentare già in precedenza il suicidio.
Fano, uccise la moglie: chiesta la perizia psichiatrica
Iniziato il processo davanti alla Corte d'assise per Angelo Sfuggiti. Strangolò la coniuge con un foulard