PESARO – Gruppo neonazista, tra i 12 arrestati c’è un fanese. Era l’alunno no-mask che si incatenò al banco.
Ieri mattina 4 dicembre, la Polizia di Stato, nell’ambito di una indagine svolta sotto la direzione delle Direzioni Distrettuali Antiterrorismo delle Procure della Repubblica di Bologna e Napoli, con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, ha eseguito 12 custodie cautelari in carcere e complessivamente 25 perquisizioni, a Bologna Bari, Brindisi, Lecco, Milano, Monza Brianza, Modena, Palermo, Pesaro Urbino, Pescara, Pordenone, Ravenna, Roma, Teramo, Trieste, Vercelli e Vicenza, nei confronti di appartenenti ad una associazione suprematista e accelerazionista, attiva anche in rete sulla piattaforma Telegram, denominata “Werwolf division”.
I 25 indagati, alcuni dei quali già sottoposti a perquisizione dalle Digos di Bologna e Napoli nel maggio 2023, di età compresa tra 19 e 76 anni, sono accusati di aver a vario titolo promosso, organizzato e preso parte all’associazione successivamente rinominata “Divisione Nuova Alba” che, seguendo ideali suprematisti e neonazisti, nella loro espressione più estrema dell’accelerazionismo, basandosi altresì sulla negazione e sull’apologia della Shoah, mirava al sovvertimento dell’attuale ordinamento per l’istaurazione di uno Stato etico ed autoritario incentrato sulla “razza ariana” anche con il progetto di azioni violente nei confronti di alte cariche delle Istituzioni.
Uno dei 12 arrestati risiede a Fano e ha 22 anni: si chiama Valerio Tellenio. È disoccupato ed è una vecchia conoscenza delle cronache. Ex studente dell’istituto Olivetti di Fano, nel maggio del 2021 era stato prelevato dalle forze dell’ordine e portato in ospedale per un Tso perché si rifiutava di indossare la mascherina in classe. Il giovane avrebbe creato tensione in classe dicendo a docenti e compagni che la norma che impone l’utilizzo della mascherina «era incostituzionale», arrivando persino a incatenarsi a un banco.
La scuola aveva chiamato i carabinieri ed era arrivata l’ambulanza. Fu portato al Pronto soccorso e poi sottoposto a Tso, fino al ricovero in Psichiatria a Muraglia a Pesaro.
Finito a processo per turbativa dell’ordine pubblico era stato assolto perché il fatto non costituisce reato. E’ stato arrestato con la pesante accusa di far parte del gruppo suprematista.