PESARO – Odio social contro Liliana Segre. La sopravvissuta ai campi di concentramento aveva partecipato alla cerimonia per il 25 Aprile a Pesaro. E sotto il video postato dal Comune sono apparsi i commenti degli haters. La senatrice a vita è cittadina onoraria di Pesaro e nel video ha cantato “Bella ciao”. Non è invece la prima volta che Liliana Segre finisce nel mirino degli hater.
Riccardo Bernardi, consigliere comunale, ha mostrato i commenti in un video sui social condannando fortemente le parole. Li ha letti davanti al murale dedicato alla senatrice. «Per la prima volta abbiamo avuto l’onore e il privilegio di passarlo con Liliana Segre, la senatrice vita che è una delle poche sopravvissute, ancora in vita, agli orrori e della Shoah, nonché cittadina onoraria della città di Pesaro, ma a qualcuno evidentemente questo non va giù».
Ma ecco i commenti: “Sanguisuga ebrea”, “La più nazista di tutte”, “Che palle, cosa ha fatto sta vecchia?”, “Vecchia il popolo italiano non ti vuole”, “Stanno facendo la raccolta differenziata”, “Che il tuo Dio possa riabbracciarti presto”, “Ancora viva”.
Rabbia dal sindaco Andrea Biancani: «Sono bestie. Anzi no. Definirli bestie sarebbe un insulto per le bestie stesse».
Vittima nel passato del nazifascismo e dei leoni da tastiera, Segre subisce anche una campagna denigratoria che si è fatta ancora più forte dopo il conflitto israelo-palestinese.
Biancani ha aggiunto: «Purtroppo esistono persone talmente ignoranti da riuscire a scrivere certe cose che non riesco neppure a definire o a comprendere. Sono parole gravi che andrebbero perseguite dalla giustizia. Parole che oltre a far capire il livello di ignoranza di certe persone denotano quanta rabbia e cattiveria c’è nella nostra società che personalmente mi lascia senza parole. O meglio faccio difficoltà a capire e a comprendere dove l’essere umano può arrivare. Del resto se ci sono le guerre con tali atrocità e violenza, vuol dire che è possibile».
Biancani chiarisce ancora: «La presenza di Liliana Segre è stata un dono prezioso per la nostra città e di cui siamo immensamente grati. Segre rappresenta un simbolo ed è la memoria vivente dei valori della Resistenza da tramandare alle nuove generazioni. Averla in città è un onore, la città e i suoi cittadini nutrono nei suoi confronti grande stima e tanto affetto. La sua presenza è e sarà sempre un piacere; da sindaco le esprimerò sempre il senso di gratitudine. Pesaro è con lei – chiosa infine Andrea Biancani – e bene, benissimo, abbiamo fatto a darle la cittadinanza onoraria».