PESARO – «Stella pesarese nel firmamento del Teatro italiano», così era stato definito Glauco Mauri quando è stato nominato cittadino onorario di Pesaro nel 2009. Quella stella, ieri, si è spenta. Grande attore e regista, per 70 anni in scena, è morto nella tarda serata a Roma il decano del teatro italiano. Avrebbe compiuto 94 anni tra due giorni, il 1° ottobre.
Nato a Pesaro nel 1930, gigante del palcoscenico, ha messo in scena Shakespeare, Molière, Pirandello, Dostoevskij, Goldoni. Nel 1961 fondò con Valeria Moriconi, un’altra marchigiana doc, insieme a Franco Enriquez ed Emanuele Luzzati, la Compagnia dei Quattro, formazione fondamentale per il teatro italiano.
Nominato Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Glauco Mauri ha lavorato anche al cinema, in titoli cult come L’ospite (1972) di Liliana Cavani, Profondo rosso (1975) di Dario Argento ed Ecce bombo (1978) di Nanni Moretti.
Dal 26 al 29 settembre dove portare in scena lo spettacolo De Profundis, da Oscar Wilde, al Vascello di Roma: era stato annullato per l’indisposizione dell’attore. Pochi giorni prima aveva portato lo show proprio nella sua Pesaro, al Teatro Rossini. Una vita per il palcoscenico, fino alla fine.
«Siamo tutti molto addolorati per la scomparsa di Glauco Mauri che, solo pochi giorni fa, abbiamo incontrato per il De Profundis, da Oscar Wilde, dal palco del Teatro Rossini di Pesaro, la sua città. Un ultimo spettacolo che ha riscaldato il cuore di tutti noi trasmettendo, allo stesso tempo, la fatica di una condizione che non poteva però prescindere dal vivere il palcoscenico fino all’ultimo minuto». Le parole di cordoglio sono del sindaco di Pesaro Andrea Biancani e del vicesindaco assessore alla Cultura Daniele Vimini, a nome dell’intera amministrazione comunale, per la morte di Glauco Mauri.
E ancora: «Ci uniamo al dolore dei familiari, dei compagni di teatro e degli amici più cari. Insieme al presidente Maurizio Sebastiani, abbiamo deciso di dedicargli la 77esima edizione del GAD – Festival di Arte Drammatica all’avvio a breve in questo anno da Capitale italiana della cultura di Pesaro. Stiamo inoltre pensando, con il direttore Cristian Della Chiara, a un appuntamento fuoriprogramma e a un premio dedicato a Mauri da istituire per le prossime edizioni del Festival».
Domani al Teatro Argentina di Roma ci sarà la camera ardente, «a cui sarà presente una rappresentanza del Comune di Pesaro per onorare una figura simbolo del teatro cittadino, marchigiano e mondiale; un uomo e un artista straordinario a cui la città era profondamente legata» concludono il sindaco Biancani e il vicesindaco Vimini.