Pesaro

Pesaro, omicidio Panzieri: udienza a porte chiuse. Gli amici espongono cartelli: «Ergastolo»

Ultimi testi in aula: il ragazzo che avrebbe dovuto partecipare alla cena e la ragazza che Micael voleva proteggere

PESARO – Omicidio Panzieri, udienza a porte chiuse per gli ultimi testi. La sentenza arriverà a marzo.

Udienza in corte d’assiste per il processo che vede imputato il 30enne Micael Alessandrini, reo confesso dell’omicidio del 27enne Pierpaolo Panzieri, ucciso con 23 coltellate il 20 febbraio 2022 nella sua abitazione di via Gavelli a Pesaro.

A parlare sono stati il ragazzo che avrebbe dovuto partecipare alla cena con Micael e Pierpaolo la sera dell’omicidio, ma che non è più andato. E soprattutto la ragazza più volte citata da Alessandrini. Micael voleva proteggere questa ragazza considerata da lui fragile. E nei primi interrogatori aveva detto di aver agito per conto di Jahvè, il dio biblico degli eserciti, come “giustiziere” nei confronti di Pierpaolo. All’esterno del tribunale partenti e amici della vittima hanno esposto cartelli con scritto “Giustizia per Pierpaolo. Ergastolo per Alessandrini”.

La corte ha optato per un’udienza a porte chiuse per via della fragilità della ragazza e dei contenuti sensibili che sarebbero emersi.

Il pm ha chiesto di convocare i due consulenti che hanno redatto la perizia sulla capacità di intendere e volere di Micael con l’obiettivo di chiarire se le aggravanti contestate possano essere compatibili con le patologie. La richiesta è stata rigettata dalla corte.

La difesa dell’imputati è determinata a far cadere le aggravanti. Il 12 marzo la sentenza.