Pesaro

Uccise la moglie a Fano, perizia psichiatrica sull’imputato e la testimonianza dei figli

A processo Angelo Sfuggiti, pizzaiolo in pensione. I figli della coppia hanno raccontato la complicata situazione familiare

Il tribunale di Pesaro

PESARO – Uccise la moglie con un foulard, in aula il racconto dei figli. Davanti alla corte d’assise del tribunale di Pesaro il caso di Angelo Sfuggiti, 70enne fanese accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo familiare nei confronti della moglie Rita Talamelli, 66 anni, soffocata il 20 novembre 2023, nella loro abitazione in via Montefeltro.

Un evento tragico maturato in un contesto di difficoltà di gestione familiare. Tanto che dopo l’omicidio della moglie, il 70enne ha tentato di togliersi la vita con ingerendo barbiturici e iniettandosi aria con una siringa. Motivo per cui è rimasto ricoverato per settimane in psichiatria. Oggi è agli arresti domiciliari, pur seguendo un percorso di cura al centro di igiene mentale.

La corte ha conferito allo psichiatra Renato Ariatti l’incarico di redigere una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere di volere di Sfuggiti al momento del fatto, la capacità processuale e l’eventuale pericolosità sociale. Avrà 90 giorni per depositare l’esito.

Poco prima è stata sentita la consulente di parte della difesa, la psicologa Silvia Monterisi che ha parlato del “disturbo ossessivo compulsivo” della donna e concluso che Sfuggiti era totalmente incapace di intendere al momento del fatto tanto che quando si era risvegliato sul letto di ospedale aveva chiesto come stesse la moglie.

Poi è toccato ai figli della coppia rendere testimonianza e ripercorrere le fasi della malattia della madre dopo l’aneurisma che l’aveva colpita nel 2003. I figli hanno spiegato che la madre era «molto aggressiva, picchiava e aggrediva il marito e faceva shopping compulsivo». Il figlio più piccolo era andato a dormire nel seminterrato e il più grande si chiudeva a chiave in camera. Entrambi hanno parlato di una «una situazione molto pesante» in cui il padre era diventato catatonico e non rispondeva più agli stimoli, esasperato dalla situazione.