Pesaro

Pesaro, affitto mai pagato all’anziana: accusata di truffa ed estorsione, viene assolta

Protagonista una donna rumena di 39 anni accusata anche di insolvenza fraudolenta. I reati non sussistono

PESARO – Sedici mesi d’affitto non pagati, finisce a processo. Davanti al collegio una donna rumena di 39 anni accusata di truffa aggravata da minorata difesa, insolvenza fraudolenta e tentata estorsione nei confronti di una anziana pesarese.

Tutto è iniziato i primi di settembre 2020 quando una 84enne pesarese ha messo in affitto il suo secondo appartamento. La 39enne ha risposto all’annuncio e ha esibito una busta paga che avrebbe dovuto certificare l’occupazione e quindi la capacità economica dell’aspirante inquilina. Ma era falsa. La locazione ha inizio e nell’appartamento era entrato anche il compagno di lei, un 36enne pesarese, assolto dagli stessi reati con rito abbreviato per insufficienza di prove, visto che tutti i contratti erano intestati alla donna.

La caparra è stata pagata ma l’assegno dato a garanzia per le prime rate era finto. Dopo mesi senza pagare, la anziana ha chiesto lo sfratto. Cosa che fu bloccata dal decreto sostegni che aveva sospeso le esecuzioni immobiliari per via del covid. I due sono rimasti in casa dal settembre 2020 fino ai primi di marzo del 2022, senza corrispondere soldi. L’appartamento sarebbe stato lasciato in cattive condizioni, con maniglie e finestre rotte, scarabocchi sul muro. Non solo, i due avrebbero anche minacciato di adire alle vie legali se la 85enne non avesse restituito le due mensilità iniziali per il contratto di locazione, pari a 1200 euro circa.

La anziana si è costituita parte civile chiedendo 35 mila euro. Durante il dibattimento c’è stata anche una perizia psichiatrica che ha riconosciuto il vizio parziale di mente della donna. Il pm ha chiesto 6 mesi di condanna per la truffa, più misura di sicurezza in una casa di cura. Il collegio ha assolto la signora per tutti i capi di imputazione perché il fatto non sussiste.

Il legale Marco Notarangelo nella sua difesa ha spiegato che la anziana avrebbe comunque stipulato il contratto anche senza vedere la busta paga e che la donna aveva pagato la caparra, dunque l’inadempienza sarebbe stata una mera questione civile. La donna è in libertà vigilata per un furto con strappo di un orologio avvenuto a Napoli.