Pesaro

Pesaro, chili di cocaina dalla Romagna: 9 arresti in un anno di indagini

Il nucleo investigativo ha chiuso il cerchio che ha disarticolato una banda che portava droga nel pesarese nell'ambito dell'operazione "Farina"

La caserma dei carabinieri di Pesaro

PESARO – Nove arresti, oltre 1,2 kg di cocaina e 15 mila euro sequestrati. Sono questi i numeri dell’operazione “Farina”, un’anno di indagini per bloccare un traffico di polvere bianca dalla Romagna a Pesaro.

Il Nucleo Investigativo Carabinieri di Pesaro, in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Pesaro, ha arrestato M.E., albanese 25enne residente a Rimini. L’arresto ha concluso di fatto le indagini iniziate nell’estate del 2019, a seguito della segnalazione di un tossicodipendente del luogo che denunciava un tentativo di estorsione in suo danno, legato a debiti di cocaina.

Una serie di operazioni collegate tra cui l’arresto in flagranza di V.C. 55enne di origine campana, da tempo residente a Pesaro, all’ennesimo, cruento, tentativo di soddisfare la sua pretesa estorsiva. Poi l’individuazione di ulteriori due soggetti, sospettati di alimentare il traffico di cocaina, M.B., 35enne albanese residente a Pesaro ed una donna italiana dell’entroterra fanese, emersa come collaboratrice di costui, S.D.T. 46enne.

Tra i colpi assestati anche l’arresto in flagranza, ad agosto 2019, di S.D.T. e G.D., quest’ultimo 40enne di Pesaro, trovati in possesso di oltre 200 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento delle dosi e 1.000 euro, provento dello spaccio.

L’analisi delle frequentazioni della donna originaria del fanese hanno portato a un albanese arrestato in flagranza per lo spaccio al minuto di cocaina consumato nel parcheggio di un noto fast food cittadino.
La perquisizione della dimora dell’uomo, in Pesaro, ha portato al rinvenimento e sequestro di oltre un chilogrammo di cocaina, risultata di elevata qualità. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di dimostrare come il giovane, nei due mesi precedenti, si era approvvigionato di ben 5 kg di cocaina, immessa sul territorio della provincia.

Ulteriori accertamenti hanno portato a identificare il ritenuto fornitore di tale ingente flusso di cocaina, C.U. 46enne anche lui albanese residente nel riminese, la moglie M.M., il fratello A.B., 30enne arrestato in flagranza di reato in Riccione il 1 novembre 2019, ed il cognato M.E. albanese 25enne, residente a Rimini, a carico del quale l’A.G., condividendo le risultanze
investigative, ha emesso l’ordinanza custodiale in carcere recentemente eseguita.

Le successive indagini acclaravano come due degli indagati, nel frattempo ristretti agli arresti domiciliari, reiterassero nell’illecita condotta tanto da dover essere portati al locale carcere.