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Pesaro
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Pieralisi Jaecoo

Pesaro, pulizie di casa e razzie di gioielli: a processo colf e marito

Sentenza per la coppia dello Sri Lanka che aveva alleggerito i cassetti di quattro famiglie. Ecco la vicenda

Pieralisi Jaecoo
Il tribunale di Pesaro

PESARO – Pulizie domestiche, ma a sparire non era solo la polvere, anche i gioielli. Colf e marito a processo per furto e ricettazione. La sentenza.

Davanti al giudice monocratico il caso di una 40enne dello Sri Lanka impiegata in diverse abitazioni di pesaresi come collaboratrice addetta alle pulizie domestiche. Ma i proprietari di casa hanno sporto denuncia.

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In una casa a Pantano aveva sottratto una fede, un girocollo in oro, un bracciale, un orologio da donna con parti in oro.
In un’altra abitazione, in zona centro mare, aveva preso tre anelli con pietre, un altro anello marca Bulgari, una fede, un anello con rubini e diamanti, maglioni di cachemire, vestiti di Brunello Cucinelli e persino un orologio Patek Philippe per un valore complessivo di 10 mila euro.
Altre pulizie a Villa San Martino con la scomparsa di un profumo di marca, una collana d’oro, un ciondolo e un cappello per un totale di un migliaio di euro. Infine da un’altra casa aveva preso una fede in oro giallo.

I proprietari piano piano si sono accorti e hanno denunciato gli ammanchi e sono partite le indagini. I poliziotti sono andati dritti ai vari compro oro della città per verificare passaggi sospetti. E hanno fatto bingo. Un uomo dello Sri Lanka, di 45 anni, aveva portato diversi anelli e ori, lasciando il proprio documento. Non solo, a immortalarlo c’erano anche le telecamere di videosorveglianza dell’esercizio. Si trattava del marito della domestica.
Così lui è finito a processo con l’accusa di ricettazione. Lei con l’accusa di furto aggravato dal fatto di aver abusato della propria posizione lavorativa.

La coppia ha risarcito le vittime. Hanno chiesto un prestito e l’anticipo del Tfr (il marito lavora come operaio ndr), fino a restituire oltre 16 mila euro complessivi. I gioielli erano stati già fusi dai compro oro. Le vittime hanno ritirato la querela e la donna è stata quindi assolta per il non doversi procedere per la mancanza di denuncia come stabilito dalla riforma Cartabia. L’uomo è stato condannato a 7 mesi e 10 giorni con pena sospesa.