Pesaro

Pesaro, addio al barman Paolo Floriani, per tutti Flipper. Un pezzo di storia della città

Aveva 67 anni ed era il re dei cocktails e aperitivi. Tutti lo conoscevano dietro il bancone del bar Ducale

PESARO – Era il re dei cocktails e degli aperitivi. Il barman per eccellenza. Si chiamava Paolo Floriani, ma tutti lo conoscevano come Flipper. Se ne va una icona di Pesaro, brillante e frizzante gestore di locali. Aveva compiuto 67 anni a luglio. Stava male da tempo, sofferente di cuore dal 2019 e trapiantato nel 2022. Se ne è andato nella notte tra domenica e lunedì dopo un’emorragia che lo ha colpito all’improvviso. Inutile la corsa al pronto soccorso.

Uno choc per un’intera città. Perchè tutti lo avevano conosciuto dietro al bancone del Caffe Ducale di piazza del Popolo.

«Flipper era un fotogramma del cinema della nostra città – lo definisce Davide Ippaso di Confesercenti tra i primi a pubblicare un ricordo – «Era bravo, competente, sempre con il sorriso – ricorda – Quel sorriso con cui accompagnava spesso le sue battute ironiche e sarcastiche: era senza peli sulla lingua». Ippaso lo definisce, come tanti altri, «una persona buona, molto simpatica e soprattutto dal cuore d’oro. A suo modo a volte poteva sembrare burbero, ma in realtà era solo se stesso. Non doveva diventare o essere diverso da quello che era: poteva piacere o no, ma era una persona vera e con un ottimo carattere. Oltre che un amico, abbiamo perso un pezzo della storia della nostra città. Lui “era” il Caffè Ducale».

Una storia che, come conclude Ippaso «è legata anche a tempi diversi. Una volta la nostra città la identificavi dai luoghi di incontro: dalle panchine delle grandi compagnie ai bar che diventavano caratteristici proprio per chi li gestiva. E Flipper era uno di questi, aveva inventato gli “apericena” molto prima che andassero di moda».

Paolo Flipper Floriani ha portato aperitivi e happy hour quando erano conosciuti solo nelle grandi città. Shaker in mano, tutti lo ricordano dietro al bancone. Aveva aperto il bar Ducale inizialmente come Cremeria ma prima aveva iniziato al bar del Fiore, che oggi non esiste più. «Era un numero uno sul lavoro, che interpretava con estro e creatività», commenta Luciano Dolcini.

Tra i ricordi anche Pierpaolo Frega: «Con te il Caffè Ducale ha toccato punte che nemmeno un miracolo potrebbero far realizzare mai più». Lascia due figlie. I funerali si celebreranno mercoledì alle 15,30 nella chiesa di Villa San Martino.