Pesaro

Pesaro, rapine e tentate estorsioni: piccoli bulli davanti al giudice

Storie di ragazzini e baby gang. Un terzetto avrebbe preso 20 euro a un minorenne, un altro ha preteso i soldi della droga

PESARO – Giovani bulli e baby gang pronte a dimostrare chi “controlla” il territorio a suon di minacce. Davanti al Gup di Pesaro due casi che vedono coinvolti dei giovanissimi o poco più.

Il primo riguarda un 24enne e due 20enni (tra cui una ragazza) italiani di origini straniere, accusati di rapina nei confronti di un minorenne marocchino. Lo avrebbero raggiunto a una fermata dell’autobus a Pesaro e gli avrebbero chiesto dei soldi mostrandogli il manico di una lama con cui faceva finta di colpirlo. Accerchiato, gli avrebbero preso una banconota da 20 euro dal portafoglio. Poi erano tutti saliti sull’autobus obbligando il minore a stare seduto davanti a loro.

Di fronte a una richiesta di riavere indietro i soldi, i tre si sarebbero spazientiti e lo avrebbero minacciato. «Stai zitto o ti prendo a schiaffi». Poi avrebbero detto al ragazzino che un loro zio avrebbe potuto ucciderlo.

Il giovane ha denunciato e le indagini hanno portato a identificare i tre ragazzi tramite le telecamere dell’autobus e della stazione delle corriere. Ora sono ora accusati di rapina aggravata dal fatto di averla compiuta su minorenne, di essere più persone riunite e con la presenza del coltello. L’udienza è rinviata a ottobre.

Altro caso quello di un 20enne accusato di tentata estorsione e spaccio nei confronti di un minorenne. Gli avrebbe più volte venduto la droga, ma lo avrebbe anche incalzato nel pagamento della sostanza. Minacce come: «Se non vieni vedrai la mia vera faccia», «Svegliati o te ne do il doppio» e ancora: «Ti conviene darmi 200 euro». Intimidazioni per farsi consegnare un presunto arretrato di pagamento dello stupefacente.