RIMINI – Presunta violenza di gruppo su minorenne, si avvalgono della facoltà di non rispondere e restano in carcere.
Il 17enne e il 18enne, entrambi residenti tra Pesaro e Fano, accusati di violenza sessuale nei confronti di una 16enne dell’entroterra di Riccione, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia per la misura di custodia cautelare per i fatti avvenuti in Romagna nella notte del 5 agosto. Il minore era già comparso davanti al giudice del tribunale dei minorenni nei giorni scorsi e ieri è toccato al 18enne. Scena muta di fronte alle domande del pm Davide Ercolani in tribunale a Rimini.
Dunque misura confermata e il neo maggiorenne per il momento resta nel penitenziario di Villa Fastiggi.
La vittima, una 16enne dell’entroterra di Riccione, aveva denunciato di essere stata abbandonata in strada dopo aver subito rapporti sessuali non consenzienti con due giovani sconosciuti. Trasportata all’ospedale di Rimini, veniva medicata dal personale sanitario che confermava quanto riferito dalla ragazzina dimettendola con 30 giorni di prognosi.
Li avrebbe conosciuti tramite un canale telegram e si sarebbero accordati per una prestazione sessuale. I due erano arrivati in macchina da Pesaro, ma lei, impaurita, non voleva più saperne. Poi sarebbe stata stordita dagli effetti di due spinelli fumati con i due ragazzi. L’avrebbero costretta a subire atti sessuali. Poi le avrebbero preso il telefono e cancellato tutte le chat e i contatti intercorsi per non essere rintracciati.
Grazie alle immagini di videosorveglianza, campioni di Dna prelevati e fatti analizzare dal Ris di Parma, gli inquirenti sono arrivati ai due ragazzi. Di qui le misure cautelari.