Pesaro

Pesaro, rapinarono una donna del Rolex minacciandola di morte, due arresti

I fatti erano avvenuti il 30 giugno, ma da allora le indagini della Polizia non si sono fermate. In carcere due campani di 43 anni

PESARO – Avevano rapinato una signora di 62 anni, le indagini non sono cadute nel vuoto. Anzi, la Polizia ha rintracciato i responsabili che ora sono in carcere.

Il fatto era accaduto il 30 giugno e da allora le indagini della Squadra Mobile di Pesaro, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pesaro, non si sono fermate. Sono stati identificati i due malviventi che avevano aggredito una donna pesarese, di 62 anni, mentre stava rincasando dopo una giornata al mare. La donna, sorpresa nel poco illuminato corridoio che conduce ai garage del suo condominio, nel pieno centro città, era stata afferrata con violenza e minacciata di morte, dopodiché le era stato sottratto l’orologio Rolex che aveva al polso. 

Gli investigatori della Squadra Mobile, avvalendosi anche delle immagini registrate dalle numerose telecamere di sorveglianza presenti in zona, sono arrivati all’individuazione di due pregiudicati campani, entrambi 43enni, che nella serata di venerdì sono stati arrestati in esecuzione di provvedimenti di custodia cautelare in carcere, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Pesaro, Gasparini, in accoglimento della richiesta formulata dal Pubblico Ministero sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dalla Polizia.

Uno dei sospettati, residente a Napoli ma di fatto senza fissa dimora, è stato rintracciato a Pesaro presso una struttura di accoglienza che lo ospitava. All’altro soggetto invece, è stato notificato il provvedimento cautelare presso una comunità di recupero in Campania, dove si trovava agli arresti domiciliari per altra causa.

In particolare proprio da quest’ultimo, già arrestato dalla Squadra Mobile a Pesaro a fine agosto scorso per essere evaso dagli domiciliari, sono partite le indagini. Agli agenti, infatti, non è sfuggita la somiglianza dell’uomo con uno degli autori della succitata rapina di due mesi prima. Tale circostanza ha fornito il necessario imput alle investigazioni, che in seguito hanno portato all’emissione dei provvedimenti cautelari nei confronti dei due uomini.