PESARO – Anche gli avvocati del Foro di Pesaro, come tutti i penalisti italiani, oggi 20 marzo si asterranno dalle udienze come forma di sensibilizzazione della collettività ma anche come monito e protesta verso l’inerzia ultradecennale della politica italiana circa il problema del sovraffollamento carcerario e «dello stato inumano e degradante della detenzione nel nostro Paese».
Il numero di detenuti, superiore alle 60mila unità e con un aumento costante di circa 400 detenuti al mese, ha raggiunto quote prossime a quelle che nel 2013 hanno portato alla condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per la persistente violazione del divieto di infliggere pene o trattamenti inumani ai detenuti.
Ad oggi sono già deceduti per suicidio 25 detenuti, uno ogni tre giorni.
La Camera Penale di Pesaro evidenzia: «Ogni giorno trascorso senza che siano attuati rimedi idonei a scongiurare la morte, per malattia e per suicidio, negli istituti penitenziari non può che accrescere le responsabilità, politica e morale, di coloro che tale fenomeno hanno l’obbligo di affrontare con rimedi urgenti e inderogabili. E’ dunque concreto ed attuale il pericolo che togliersi la vita in carcere rappresenti, per i tanti oppressi, una “soluzione” da emulare, per sfuggire a condizioni di privazione della libertà sempre più umilianti e disumane. Nell’immediato le soluzioni da approntare sarebbero quella di una legiferazione urgente per concedere liberazioni speciali anticipate e operare una congrua depenalizzazione, così come pure un prudente utilizzo della misura della custodia cautelare in carcere rispettando il principio della presunzione di innocenza e del minor sacrificio possibile per la libertà personale. Il problema del sovraffollamento affligge purtroppo anche il Carcere di Pesaro. Anche il Direttivo della Camera Penale di Pesaro parteciperà in rappresentanza dei penalisti pesaresi alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma. Già da qualche giorno, anche nel Tribunale di Pesaro, così come in tutti i Tribunali italiani, la Camera Penale, per sensibilizzare sul tema chiunque abbia occasione di accedere al Palazzo di Giustizia, ha affisso un manifesto con un contatore dei decessi per suicidio in carcere».