Pesaro

Cuccioli di cane sequestrati a Pesaro, l’Area Vasta 1: «Fenomeno illecito e giro di denaro illegale»

Dopo l'operazione del 14 maggio parla il Direttore Servizio Veterinario Sanità Animale Valerio Smilari: «Tanti comprano su internet: questo alimenta il traffico di cani»

I cuccioli sequestrati e portati al sicuro

PESARO – Cuccioli di cane sequestrati, il punto dell’Asur Area Vasta 1 su un fenomeno illecito molto frequente. La polizia stradale il 14 maggio aveva controllato un camion condotto da un romeno. All’interno 6 Bulldog, 2 pastori dell’Asia centrale, 1 volpino di Pomerania e 1 Carlino, tutti con passaporto canino falso e senza microchip.

Sono stati posti sotto sequestro e trasportati al Canile Comprensoriale di Pesaro. Il Direttore
Servizio Veterinario Sanità Animale Asur Area Vasta 1 Valerio Smilari fa sapere che «Purtroppo il traffico illegale di cuccioli di cane dall’estero è un fenomeno molto diffuso anche nella nostra provincia, viene alimentato dalle persone che acquistano cuccioli di razza attraverso annunci su internet che ne pubblicizzano la vendita. Tutti i cuccioli che vengono acquistati con questa modalità provengono da traffici illeciti, in quanto l’introduzione di cani in Italia in maniera regolare è una procedura molto complessa disciplinata dalla normativa della Comunità Europea; inoltre è richiesta una specifica documentazione sanitaria che attesti l’avvenuta vaccinazione antirabbica all’ età di 3 mesi e siano trascorsi almeno 21 giorni dalla vaccinazione».

La procedura è complessa proprio per tracciare la provenienza degli animali ed evitare la commercializzazione di cuccioli sotto età che verrebbero sottoposti ad uno stress per i lunghi viaggi con possibili complicanze dello stato di salute degli animali.

«Quando ad acquistare i cani con queste modalità sono i cacciatori, vengono introdotti cani adulti privi dei requisiti sanitari richiesti, con il rischio di introduzione della Rabbia (Pericolosa malattia per l’uomo). Nei casi eclatanti, al momento dell’iscrizione di questi cani all’anagrafe canina regionale, viene inviata da parte di 1uesto servizio la comunicazione al Comando dei Carabinieri Forestale di competenza per gli ulteriori accertamenti, i cani vengono posti sotto sequestro a domicilio per l’osservazione sanitaria e la vaccinazione antirabbica.
Perciò quando si vuole acquistare un cucciolo di razza, è necessario farlo recandosi in un allevamento del territorio italiano, in modo da constatare la presenza anche della madre. Se sono cani di razza in purezza, si può visionare il certificato genealogico rilasciato dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Bisogna diffidare degli allevatori che hanno molti cuccioli di diverse razze senza avere le cagne che li hanno partoriti.

Se si decide di comprare un cucciolo deve avere almeno 60 giorni, identificato con microchip ed essere iscritto all’anagrafe regionale del Comune di residenza del proprietario. Una copia del certificato d’iscrizione con la dichiarazione di trasferimento dovrà essere consegnata al nuovo proprietario debitamente firmata con allegata copia di un documento d’identità del venditore.

Con questa documentazione è necessario recarsi, entro 10 giorni dall’ acquisto, presso gli uffici del Servizio Veterinario competente per registrarlo all’ Anagrafe Canina Regionale. Oppure, si può fare un gesto d’ amore verso gli animali, recarsi presso i canili comunali e prendere in affido uno dei tanti cani ricoverati, che sono in attesa amorevolmente di un nuovo “Padrone”. Soltanto con il rispetto delle regole si può arginare questo fenomeno che mette a rischio la salute degli animali, delle persone ed alimenta in maniera illegale un vorticoso giro di denaro».

© riproduzione riservata