PESARO – Dieci cuccioli di razza, trasportati senza documenti canini e microchip. Conducente rumeno finisce a processo, ecco la sentenza.
Il fatto risale al maggio 2021. I poliziotti lo hanno fermato per un controllo e quando hanno sentito guaire hanno chiesto conto di cosa fossero quei lamenti. In uno scatolone erano rinchiusi dieci cuccioli di appena due mesi stipati in un cartone all’interno di un autocarro Mercedes, con targa romena, in transito verso Sud lungo l’autostrada. Senza microchip e con passaporto canino contraffatto.
Il 42enne fu denunciato nel maggio del 2021 dalla Polizia Stradale. All’epoca, gli agenti della Stradale avevano aperto il vano posteriore e trovato due cuccioli di cane razza pastore dell’asia centrale. Inoltre sul mezzo, all’interno di due trasportini, risultavano presenti altri sei cuccioli di cane di razza bulldog, di circa 50-60 giorni, privi del previsto sistema d’identificazione microchip e del passaporto sanitario per animali d’affezione. In una scatola anche un cucciolo carlino e un volpino di pomerania. Gli animali erano in buona salute mentre la documentazione era contraffatta. Nessun cane aveva il microchip richiesto. Inoltre i due pastori dell’asia centrale, in seguito all’antirabbica, non potevano essere spostati prima di 21 giorni. I cuccioli furono sequestrati e portati al canile sanitario comprensoriale di Pesaro.
A processo Eze, Ente zoofilo ecologista, si è costituita parte civile tramite l’avvocato Simone Candelora chiedendo 20 mila euro di risarcimento. Dall’altra parte l’avvocato Alfredo Torsani ha insistito sul fatto che fosse un illecito amministrativo.
Il pm ha chiesto 3 mesi di reclusione e il giudice lo ha condannato a 4 mesi e 3500 euro multa oltre al pagamento delle spese processuali. All’Eze è stato riconosciuto un risarcimento di 500 euro. Nel frattempo i cani hanno trovato un nuovo padrone e il giudice ha validato l’assegnazione.