PESARO – Da Pesaro la crociata per la diffusione dell’App Immuni. Dopo le parole del presidente della Regione Francesco Acquaroli che sosteneva come l’applicazione non serva se scaricata da pochi, ecco che Pesaro è in prima linea nella campagna per la diffusione della app Immuni.
Dai prossimi giorni, in diverse zone della città, verranno esposte locandine e distribuite brochure informative che spiegano il funzionamento e l’importanza di questo strumento, un’arma in più per limitare la diffusione del coronavirus. Ambulatori di medici, farmacie comunali e privati, edicole e tabacchi.
Al tavolo della conferenza stampa di presentazione della campagna, la dottoressa Elisabetta Esposto, direttrice del distretto sanitario di Pesaro: «Ringrazio il Comune per la sensibilità dimostrata. App Immuni è uno strumento straordinario per la sanità pubblica, serve per tracciare i contatti dei positivi e per rompere la catena». Come funziona? Molto semplice. «Quando il dipartimento di prevenzione contatta il paziente, comunicandogli l’esito del tampone positivo, pone anche un’altra domanda: “Possiedi la App Immuni?”. Così, tramite le impostazioni e l’apposita segnalazione, lo strumento genera un codice alfanumerico che verrà trasmesso al ministero e invierà un messaggio a tutti coloro che sono stati a contatto con il positivo. A quel punto chi riceverà la notifica sarà sottoposto a tampone».
Alcuni numeri: 8.316.000 gli italiani sopra i 14 anni che hanno scaricato Immuni, di questi 14,7 sono marchigiani.
Da inizio epidemia sono stati messi in quarantena 24.992 persone in provincia, attualmente i positivi in regione sono 179, di cui 78 con sintomi.
«Ma è solo un punto di partenza – spiega l’assessore con delega alla Salute Mila Della Dora -, perché il nostro obiettivo è quello di rendere questa campagna il più capillare possibile. L’invito ai cittadini è quello di scaricare Immuni, perché così aiuti te stesso, la tua famiglia e il Paese». Una campagna di sensibilizzazione che parte a Pesaro ad ottobre. «La nostra città è stata fortemente colpita dal Covid-19, abbiamo la consapevolezza di quello che è successo e per questo motivo non vogliamo ritornare a rivivere ciò che abbiamo passato».
«L’applicazione è facile da scaricare e lo possono fare tutti – è il messaggio lanciato da Paolo Maria Battistini, presidente ordine dei Medici – Tra i medici c’è ancora un po’ di diffidenza, ma il fatto di portare la campagna negli ambulatori medici potrebbe essere vincente. La tracciabilità è fondamentale, ci sono tanti asintomatici che poi possono diventare sintomatici, per questo vanno identificati e vanno allertati i dipartimenti di prevenzione».
Farmacie private e comunali in prima linea, «In questo periodo hanno svolto un ruolo fondamentale – così Luca Pieri, presidente Aspes -. Ci sono stati momenti in cui l’unico presidio sanitario fruibile dal cittadino era proprio la farmacia. Non ci tiriamo indietro, facciamo parte a pieno titolo del sistema nazionale italiano, e appoggiamo la campagna per scaricare l’app Immuni, strumento fondamentale per monitorare e diminuire il contagio».
«È fondamentale dare una giusta informazione e formazione. Per questo – annuncia l’assessore all’Innovazione Francesca Frenquellucci – martedì 20 ottobre, a partire dalle 16 alle 18, il Servizio Informatico del Comune si metterà a disposizione per dare informazioni alle persone. Come scaricare l’app Immuni, come utilizzarla, privacy. Invitiamo tutti coloro che vogliono partecipare a questo incontro on line, ad inviare una mail a s.mari@comune.pesaro.pu.it».
Nella campagna sono stati coinvolti anche i tabaccai e dicolanti, che appenderanno nelle loro attività le locandine per sensibilizzare all’utilizzo dell’applicazione.
Alla conferenza presenti anche: Lorenzo Paolini (presidente Collegio revisori – federazione Italiana Tabaccai), Rodolfo Cecchini (rappresentante del sindacato giornalai), Margherita Venanzini, ideatrice della grafica della locandina.
Come funziona la App
Immuni è un’app creata per aiutare a combattere le epidemie, a partire da quella del Covid-19.
Grazie anche alla funzionalità di contact tracing, quando un utente scopre di essere positivo al virus, Immuni gli consente di allertare in modo anonimo le persone con cui è stato a stretto contatto e che potrebbe quindi aver contagiato. Venendo informate tempestivamente (potenzialmente ancor prima di sviluppare i sintomi del Covid-19), queste persone possono contattare il loro medico di medicina generale per approfondire la loro situazione clinica. Possono inoltre evitare di contagiare altri, contribuendo a ridurre la diffusione del coronavirus.
Immuni avverte gli utenti che sono stati a stretto contatto con una persona risultata poi positiva inviando loro un messaggio di allerta che include una serie di consigli su come affrontare la situazione.
Immuni riesce a determinare che è avvenuto un contatto a rischio fra due utenti senza sapere chi siano i due utenti o dove si siano incontrati. L’app non raccoglie dati che permettono di risalire all’identità di chi la usa. Non chiede, né è in grado di ottenere, dati sensibili come nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo e-mail. Inoltre, per determinare il contatto, Immuni sfrutta la tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS.